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Lo strano movimento del “mini DRS” di Piastri, imprendibile per Leclerc: succede solo sulla McLaren

Durante la gara del GP dell’Azerbaijan della Formula 1 2024 ad attirare l’attenzione è stato lo strano movimento dell’ala posteriore della McLaren del vincitore Oscar Piastri che avrebbre usufruito di una sorta di “mini-DRS” per aumentare la velocità e divenire così irraggiungibile per la Ferrari di Charles Leclerc sui rettilinei del tracciato di Baku.
A cura di Michele Mazzeo
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La vittoria di Oscar Piastri nella gara del GP dell'Azerbaijan della Formula 1 2024 battendo la Ferrari di Charles Leclerc ha fatto tornare in auge le polemiche riguardo il movimento delle ali della McLaren risultata, a sorpresa rispetto alle aspettative, imprendibile per il monegasco sui rettilinei, cioè quei tratti di pista in cui la SF-24, almeno sulla carta, sembrava avere un vantaggio sulla MCL38.

Ma, contrariamente a quanto avvenuto prima della corsa di Baku, questa volta a finire sotto i riflettori non è stata la flessione variabile in corsa dell'alettone anteriore della monoposto color ‘papaya' (sulla quale si è già espressa la FIA confermando che rispetta gli attuali regolamenti) bensì lo strano movimento dell'ala posteriore che sembra offrire ai piloti del team di Woking la possibilità di usufruire di una specie di mini-DRS sui tratti di pista più veloci anche nel momento in cui questo non si trova a meno di un secondo dalla vettura che lo precede (e può dunque attivare il vero DRS).

Non è infatti passato inosservato agli occhi degli appassionati come il comportamento dell'ala posteriore della McLaren di Piastri a Baku sia stato differente rispetto a quelle delle altre monoposto in pista perché, se è vero che quasi tutti gli alettoni posteriori flettono verso il basso alle alte velocità con la spinta dell'aria e poi tornano in posizione iniziale in fase di frenata, è altrettanto vero che solo sulla MCL38 in quel frangente sembra crearsi una piccola fessura tra l'ala mobile e la parte fissa che fa dunque filtrare l'aria creando meno deportanza e diminuendo quindi la resistenza all'avanzamento alle velocità più alte.

Una "stranezza" che, se confermata, permetterebbe dunque alla McLaren di raggiungere qualche km/h in più sui rettilinei rispetto alla velocità massima che si raggiungerebbe invece senza quella piccola fessura che poi si va a chiudere nel momento in cui si rallenta. Una parziale conferma di ciò arriva dal confronto dei dati raccolti nelle varie sessioni sulla pista di Baku dato che le vetture di Piastri e Norris sono essere quelle risultate con la velocità massima più alta con DRS inattivo (320 km/h contro i 319 km/h della Ferrari e i 317 km della Red Bull) e quelle con la velocità massima più bassa con DRS aperto (336 km/h contro i 339 km/h di Ferrari e Red Bull).

Potrebbe essere questo dunque uno degli aspetti che hanno permesso ad Oscar Piastri di fare la differenza in rettilineo durante la gara mandando in fumo le aspettative di Charles Leclerc e della Ferrari che, dopo il sorpasso subito, pensavano di riuscire agevolmente a riprendersi la prima posizione sfruttando proprio la maggiore velocità di punta che sulla carta la SF-24 doveva avere rispetto alla McLaren.

Nonostante, almeno per il momento, non vi sia stato alcun reclamo ufficiale da parte di alcuna scuderia avversaria, con i video che immortalavano lo strano movimento dell'ala posteriore delle vetture del team appena diventato nuovo leader nella classifica costruttori divenuti virali sui social network, in molti si sono chiesti se quella della squadra di Woking sia una geniale intuizione che va ad inserirsi in quella zona grigia che lascia il regolamento tecnico della Formula 1 oppure se quello che è già stato ribattezzato come "mini-DRS" sia illegale. Bisognerà attendere dunque che la FIA venga sollecitata ed esprima poi il suo giudizio sulla questione per capire se, come per quanto riguarda le cosiddette ali flessibili anteriori a fare fede sono solo i risultati dei test statici di carico previsti dal regolamento o se trattandosi di fatto di una deformazione del piano DRS siano altri i fattori di cui tenere conto per valutarne l'eventuale regolarità.

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