Liuzzi: “In Red Bull c’è stato un terremoto e Verstappen può lasciare. La Ferrari è un po’ strana”

Da profondo conoscitore del paddock della Formula 1 che ha prima frequentato come pilota (80 GP disputati dal 2005 al 2011) e poi da Steward della FIA, nell'intervista esclusiva rilasciata a Fanpage.it alla vigilia del GP del Giappone, Vitantonio Liuzzi ha analizzato le questioni salienti emerse da questo primo scorcio di Mondiale F1 2025: dal ritorno in griglia di un italiano, con il 18enne bolognese Andrea Kimi Antonelli in Mercedes, al debutto con la Ferrari di Lewis Hamilton, dalla forza palesata di una McLaren che rischia di dominare il campionato fino alle potenzialità, fin qui viste solo a tratti, di una SF-25 con cui la scuderia di Maranello si augura di mettere fine al digiuno iridato.
Ma non solo. Tra i tanti temi trattatati nella chiacchierata con il 44enne pugliese di nascita ma cresciuto in Abruzzo, ci siamo infatti anche soffermati sull'attuale situazione della Red Bull (scuderia nella quale Liuzzi ha militato nel 2005, nell'anno dell'esordio in Formula 1, e che conosce molto bene) che proprio alla vigilia del weekend di gara a Suzuka ha sostituito Liam Lawson con Yuki Tsunoda e che deve fare i conti con un irrequieto Max Verstappen che potrebbe addirittura salutare tutti a fine stagione. E il parere dell'ex pilota italiano su entrambi gli argomenti è tutt'altro che banale.

Partiamo dalla stretta attualità: che ne pensi della Ferrari SF-25 vista in questo primissimo scorcio di Mondiale?
"La Ferrari ha iniziato in maniera un po' strana questa stagione: nei test precampionato la macchina sembrava avere performance molto competitive, poi però siamo andati in Australia e non ha rispecchiato le prestazioni che si erano viste nei test. A Shanghai hanno vinto la Sprint Race e questo ha un po' rimescolato le carte. Quindi devo dire che l'inizio è stato un po' confuso perché penso che la Ferrari non abbia dimostrato chiaramente il proprio livello di performance. Ad oggi sicuramente McLaren è il team da battere, però credo che da Suzuka in poi vedremo un campionato un po' più competitivo e più aperto nel quale la Ferrari può dire più la sua".
Quindi secondo te non corriamo il rischio che McLaren ‘ammazzi' il campionato…
"Io penso che ci possa essere una lotta abbastanza aperta perché comunque abbiamo visto che nella Sprint Race in Cina si sono un po' persi e l'anno scorso ci hanno abituato a qualche errorino di troppo durante il campionato. Quindi, dopo quanto visto nel 2024, qualche errorino credo lo possano commettere e dunque penso che il campionato possa essere titrato fino alla fine. Ovviamente spero per loro che abbiano sistemato un po' di queste confusioni interne e che possano lottare per il titolo perché comunque se lo meritano: hanno fatto una macchina veramente molto veloce e hanno una buona coppia di piloti. Se dovessero vincere tutto non ruberebbero niente a nessuno".

E delle prime uscite di Hamilton in Ferrari che ne pensi?
"Innanzitutto credo prendere un pilota come Lewis Hamilton sia stata una scelta fantastica per la Ferrari. Riguardo alle prestazioni in pista, vincendo la Sprint Race di Shanghai, ha dimostrato che lui c'è sempre. Anche se non sarà un anno facile perché comunque si deve abituare ad una situazione totalmente diversa rispetto quella a cui era abituato prima. Però Hamilton è sempre uno dei più grandi campioni della storia della Formula 1, quindi sono sicuro che ci farà divertire anche quest'anno".
Quest'anno con Andrea Kimi Antonelli abbiamo di nuovo un pilota italiano in griglia. Il debutto è stato ottimo: cosa dobbiamo aspettarci da lui?
"Io penso che Andrea è un pilota che ha dimostrato di avere le carte in regola per meritarsi la Formula 1. Toto Wolff ha puntato tanto su di lui e quindi a noi italiani deve far solo piacere che un personaggio del calibro di Toto Wolff abbia puntato su un italiano. Andrea ha fatto bene all'inizio, ha dimostrato di essere già molto maturo per l'età che ha, disputando un'ottima gara in Australia, però il cammino è ancora lungo.
Sicuramente ha tutte le carte in regola per andar forte e dovrà cercare di continuare ad assimilare il più possibile nozioni dal suo compagno di squadra e da queste prime gare che sta disputando per poi cercare di mettere tutto a frutto nella seconda parte di campionato e nelle prossime stagioni. Sono convinto che sarà un ottimo portabandiera per l'Italia in Formula 1".

Tu conosci bene il mondo Red Bull. Qual è la tua opinione sul cambio di sedile tra Tsunoda e Lawson dopo appena due GP?
"Credo che in una situazione diversa Lawson avrebbe avuto anche più tempo, però mi sembra che nell'ultima stagione e mezza all'interno della Red Bull ci sia stato un vero e proprio terremoto: dall'addio di Newey all'annuncio di Ford, ci sono stati tanti cambiamenti che non hanno aiutato la situazione attuale. Per poter puntare al titolo costruttori o comunque al titolo piloti con Max Verstappen, Red Bull ha bisogno di una seconda guida che comunque porti punti a casa. E quindi, dopo due gare, è brutto dirlo, ma disastrose di Lawson, era abbastanza prevedibile che succedesse considerato poi che Red Bull ci ha abituato negli anni a questi modi di fare un po' ‘selvaggi'".
Anche l'ambiente in Red Bull sembra meno sereno rispetto agli anni passati. Pensi che con questo clima anche Max Verstappen possa lasciare?
"La possibilità sicuramente c'è. Un pilota come Max, che è un ‘animale da da titolo' e vuole vincere ogni volta che sale in macchina, penso si stia già guardando intorno, non perché pensi che Red Bull possa andare a peggiorare, ma perché è giusto che uno come lui veda come si muovono gli altri team".
Quindi può andare via a fine stagione?
"È ancora presto per dirlo, se rimarrà o se andrà via dalla Red Bull, però secondo me ci sono tutte le carte in regola per poter aspettarsi un cambio a fine stagione, soprattutto se Red Bull dovesse continuare ad andare come ha mostrato in questo inizio di campionato".

C'è l'idea di tornare al motore endotermico, si parla di un possibile ritorno al V10 con un carburante ecosostenibile. Cosa ne pensi?
"Personalmente, da amante dei motori un po' più ‘ignoranti', amerei vedere il V10 tornare in griglia. Un po' per il sound, un po' per la potenza e e i cavalli e un po' perché forse sono un po' un vecchio romantico. Ovviamente è tutto da vedere perché la Formula 1 segue l'evoluzione tecnologica dell'automotive e quindi bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi anni, però per me e per tutti gli appassionati, diciamo, un po' più vintage sarebbe una cosa bellissima se la F1 tornasse al V10".
Tu hai smesso di correre in Formula 1 quasi 13 anni fa, ma di certo non ti sei fermato. Anzi, oltre a continuare a correre, sei impegnato in tantissime altre attività. Puoi dirci dunque cosa fa oggi Vitantonio Liuzzi?
"Ovviamente sono rimasto nel settore perché dopo tutti gli anni di esperienza e di lotta in pista non riesco a stare senza motori. Sono ancora impegnato per la FIA come Steward in Formula 1, sono uno dei Commissari in 6/7 Gran Premi all'anno. Poi, insieme ad alcuni colleghi, ho una scuola di coaching e management di giovani piloti che vanno dal kart alle formule minori fino alla Formula 2 e anche prototipi GT, a cui cerco di tramandare l'esperienza che ho acquisito io nella mia carriera. E inoltre, insieme a mia moglie, abbiamo delle attività di ristorazione a Milano che ci tengono molto occupati. Quindi diciamo che non mi annoio (ride, ndr)".

E in questi giorni infatti sei al Montmelò per…
"Per seguire i piloti LMP3 del team di Amato Ferrari (AF Corse, ndr) che disputano la Michelin Cup e l'European Le Mans Series".
Ti sei scherzosamente candidato per un sedile in Cadillac ma c'è chi l'ha presa sul serio. Possiamo escludere un ritorno in Formula 1?
"Mi avrebbe fatto veramente molto piacere, però purtroppo lo dobbiamo escludere. È stata solo una battuta. Però io sono sempre pronto, anche se non è Cadillac ma un altro team, io mi rimetto in forma e torno (ride, ndr)".