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L’inizio del mito di Schumacher in Ferrari: la pioggia, la rimonta e la prima vittoria in Spagna

Nel GP di Spagna del 1996 Michael Schumacher, con una impronosticabile rimonta sotto la pioggia, conquistò la sua prima vittoria con la Ferrari scrivendo la prima pagina di uno dei binomi più vincenti della storia della Formula 1. Il successo a Barcellona in quel Mondiale 1996 sorprese anche il pilota tedesco: “Se mi chiedete se avrei puntato qualcosa su questa vittoria, io non ci avrei scommesso nemmeno un penny”.
A cura di Michele Mazzeo
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La Formula 1 approda a Barcellona per il GP di Spagna con Lewis Hamilton a caccia della sesta vittoria sul circuito spagnolo che gli permetterebbe così di agganciare Michael Schumacher eguagliando il suo record di successi sulla pista iberica. Il gran premio spagnolo è infatti da sempre considerato il regno del campione tedesco che sul tracciato del Montmelò ha scritto pagine importanti di questo sport e della Ferrari. Tra queste sicuramente riveste un ruolo speciale il successo ottenuto qui 25 anni fa, nel 1996, quando centrò la sua prima vittoria da pilota della scuderia di Maranello.

Nel 1996 infatti Michael Schumacher passò alla Ferrari per ricoprire il ruolo di prima guida affiancato del nordirlandese Eddie Irvine. Nonostante le grandi aspettative, l'esordio non fu dei migliori: il clima non era ottimale e il divario tecnico con le scuderie inglesi appariva incolmabile. E così nelle prime cinque gare il tedesco dovette assistere al dominio della Williams-Renault con Damon Hill e Jacques Villeneuve a contendersi il successo. Il ferrarista, nonostante una vettura inaffidabile e poco competitiva, salì tre volte sul podio, ma il distacco in classifica dal leader Hill era già abissale. A Montecarlo poi furono la pioggia e un cordolo bagnato che misero fine alla sua gara al primo giro dopo esser scattato dalla pole e a rinviare l'appuntamento con la prima vittoria in Ferrari.

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Si arrivò così al GP di Spagna, settimo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1 1996, con il morale a terra e la sensazione che in Ferrari si fosse di fronte ad una di quelle stagioni stregate in cui il successo sarebbe stato un miraggio. E tale sensazione rimase immutata anche dopo le qualifiche sul circuito di Barcellona: a dominare al sabato fu ancora una volta la Williams con Damon Hill che fece segnare il miglior tempo girando in 1’20’’650, stabilendo anche il nuovo record del circuito, mentre il compagno di squadra Jacques Villeneuve conquistò la seconda casella della griglia di partenza. Alle loro spalle, a quasi un secondo dall’inglese, Michael Schumacher che aveva corso con il muletto e Jean Alesi con la Benetton.

A stravolgere tutto ci pensò però la pioggia che cominciò a cadere sul circuito di Barcellona già dalla sera di sabato per protrarsi fin dopo l'inizio della gara. L'asfalto bagnato e la pessima visibilità in avvio diedero vita ad una serie di incidenti che favorirono Villeneuve in grado di portarsi subito in testa seguito da Alesi. La pioggia, almeno all'inizio, non favorì però Schumacher, che a causa di alcuni problemi alla frizione, scivolò in settima posizione vedendo così allontanarsi la possibilità di centrare la prima vittoria con la Ferrari.

Qualche giro più tardi però la gara perse due dei suoi protagonisti con Damon Hill ed Eddie Irvine costretti al ritiro. E fu quello il momento esatto in cui la corsa di Michael Schumacher svoltò completamente. Risolti i problemi alla frizione il tedesco della Ferrari girando ad un ritmo impressionante cominciò a rimontare posizione su posizione portandosi in testa alla corsa, girando addirittura tre secondi più veloce dei più immediati inseguitori.

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Poco dopo la prima metà di gara il ferrarista venne rallentato da problemi al motore confermati dallo stesso Schumi al termine della corsa: "Da metà della gara ho avuto solo 8 o 9 cilindri che funzionavano nella macchina, e non è stato per niente gratificante, perché pensavamo che sarebbe stato difficile terminare la gara, e che in ogni momento potesse succedere qualcosa". Gestendo al meglio il cospicuo vantaggio che era riuscito ad accumulare fin lì però riuscì a tagliare per primo il traguardo conquistando così la sua prima vittoria con il Cavallino e mettendo fine a quella che sembrava essere diventato un vero e proprio tabù.

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Un trionfo che sorprese anche lo stesso Michael Schumacher che nel post-gara davanti ai giornalisti rivelò: "Se mi chiedete se avrei puntato qualcosa su questa vittoria, io non ci avrei scommesso nemmeno un penny – ha infatti ammesso il tedesco dopo la cerimonia del podio –. Perché dopo le qualifiche noi non avevamo  alcun vantaggio rispetto alle Williams. Anche con la pioggia – ha poi aggiunto –, dopo il Brasile e Montecarlo la macchina non era a posto, quindi non mi aspettavo nulla di buono da queste condizioni meteo. Ma quando sono uscito nel warm up, la macchina stava andando molto bene, e ne sono rimasto molto sorpreso. In gara – ha infine concluso –, penso non abbiamo ricevuto regali da nessuno, io ho solo spinto alla vittoria la macchina e questa è stata superba, specialmente all’inizio, sono stato in grado di fare al meglio il mio lavoro".

Ai fini della classifica della stagione 1996 quel successo ottenuto sul circuito catalano fu ininfluente, in quanto lo strapotere delle Williams e, in particolare di Damon Hill, non fu mai in discussione. Ma quel 2 giugno '96 passerà alla storia come una data fondamentale nella storia di questo sport, quello fu infatti il giorno in cui ebbe inizio quello che diventerà uno dei sodalizi più vincenti della Formula 1.

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