L’indagine della Red Bull su Horner non convince: Toto Wolff chiede l’intervento di F1 e FIA
Toto Wolff e la Mercedes chiedono alla F1 e alla FIA di intervenire sul caso Horner. La stagione 2024 di F1 è ufficialmente iniziata in Bahrain con la vittoria di Max Verstappen ma la vicenda che riguarda il Team Principal della scuderia campione del mondo, indagato per accuse di "comportamento inappropriato" mosse contro di lui da una dipendente del team, è diventata il punto centrale del dibattito.
Il 50enne dirigente Red Bull è stato scagionato ma, dopo una fuga di messaggi e immagini relativi all'indagine, la vicenda è lungi dall'essere finita. Horner ha sempre mantenuto la sua innocenza ed è stato sostenuto da sua moglie, l'ex Spice Girl Geri Halliwell, presente anche in Bahrain.
Mentre Red Bull e Horner sono desiderosi di tracciare una linea sulla questione, alcuni non sono molto contenti del modo in cui è stata svolta l'indagine: anche Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, che nei giorni scorsi aveva chiesto maggiore "trasparenza" ha lanciato un appello alla F1 e alla FIA.
Il Team Principal della Frecce d'Argento si è espresso così: "Dal punto in cui siamo seduti è davvero difficile dire di più. Questa ora è una decisione che spetta alla Red Bull e all'organo di governo [FIA].Non spetta ai concorrenti prendere alcuna iniziativa. Se andiamo oltre a quanto abbiamo già detto, sembra una battaglia tra concorrenti in Formula Uno. Non voglio sminuire l'intera situazione facendo sembrare che il ragazzo della Mercedes o della McLaren parli dei ragazzi della Red Bull".
Wolff ha detto di non voler commentare troppo la vicenda ma spera nell'intervento degli organi del Circus: "Penso che vedremo dove andrà nei prossimi giorni. Mi auguro vivamente che l'organo di governo, l'organo sanzionatorio, il detentore dei diritti commerciali orientino la bussola nel modo giusto".
Durante le prove del venerdì, Horner è stato convocato per un colloquio con l'amministratore delegato della F1, Stefano Domenicali, e il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
Toto Wolff è stato uno dei critici più accesi del modo in cui la Red Bull ha gestito le indagini su Horner: nei test pre-season della scorsa settimana, l'austriaco aveva chiesto maggiore “trasparenza” nella gestione della vicenda.