L’incubo di Hamilton nella lotta per il Mondiale con Verstappen: “Altro che scontri in pista”
Il duello per il titolo Mondiale della Formula 1 2021 tra Max Verstappen e Lewis Hamilton si appresta a vivere gli ultimi due concitati round della stagione che stabiliranno chi tra il giovane olandese e l'esperto britannico si laureerà campione del mondo. Il pilota della Red Bull potrebbe chiudere i giochi già in Arabia Saudita ma, dopo i recenti progressi della W12, gli otto punti di svantaggio non sembrano rappresentare un divario del tutto incolmabile per il pilota Mercedes (anche se la scuderia austriaca è certa che dopo i recenti controlli FIA le prestazioni della vettura caleranno).
Quanto visto fin qui in stagione lascia presupporre che a Jeddah e ad Abu Dhabi tra i due grandi rivali il duello sarà senza esclusione di colpi e la battaglia in pista sarà infuocata soprattutto se i due dovessero venire a contatto. Con la posta in palio altissima si cercherà in tutti i modi di prevalere sull'avversario e portare così a casa l'ambito titolo e ovviamente l'attenzione al singolo dettaglio sarà ai massimi livelli per entrambi i team. Ma non è quello che potrebbe succedere in pista a tenere in apprensione Lewis Hamilton nella caccia all'ottavo titolo iridato che gli consentirebbe di staccare la leggenda Michael Schumacher e diventare a tutti gli effetti il pilota più vincente della storia della Formula 1.
Il grande incubo del 36enne di Stevenage è infatti quello di ammalarsi nuovamente di Covid e dover quindi saltare una delle ultime due decisive gare della stagione, come accaduto lo scorso anno quando, contratto il coronavirus, non ha potuto prendere parte al GP di Sakhir. In quell'occasione l'aver saltato un week end di gara fu ininfluente in quanto si era già assicurato l'aritmetica certezza del titolo, questa volta però non sarebbe così dato che uno "zero" a Jeddah o ad Abu Dhabi di fatto consegnerebbe l'alloro a Max Verstappen:
"Questo duello ora è speciale a modo suo. La pressione maggiore non viene dagli scontri in pista ma viene dalla pandemia – ha difatti detto Lewis Hamilton alla testata tedesca Auto Motor und Sport -. L'isolamento e l'insicurezza nel trattare con le persone fanno una differenza monumentale. Le regole sono state leggermente allentate in alcune aree. È facile essere negligenti e mettersi nei guai. Quindi devi sempre tenerlo a mente".
A spaventare il sette volte campione del mondo sembra essere il fatto che non tutti hanno la stessa attenzione e pertanto il rischio di venire contagiati è sempre molto alto: "Il mio modo di stare con gli altri è molto diverso ora rispetto al passato, perché tengo le distanze da tutti e trattengo sempre il respiro quando ci sono persone intorno a me. Vivo nella paura costante – ha infatti rivelato il pilota Mercedes –. Alle altre persone non importa se perdono un giorno di lavoro. Ma per noi piloti questo può essere decisivo: se salti una gara o due, l'anno è finito. Vedo altri atleti che sono super rilassati e a cui non sembra importare se dovessero prenderlo. Mi sembra tutto molto strano".
Ma non è solo la paura di saltare una gara (e perdere di conseguenza la lotta per il titolo Mondiale con Verstappen) a tenere in costante apprensione Lewis Hamilton, ma anche le conseguenze a lungo termine che chi ha contratto la malattia può avere. Lui stesso infatti nella prima parte dell'attuale stagione avrebbe ancora fatto i conti con i postumi del Covid: "La prima metà della stagione è stata una delle più dure che abbia mai vissuto. Potrò dire di più a riguardo in futuro, ma ora finalmente mi sento di nuovo meglio. Ho dovuto davvero lottare a modo mio – ha difatti detto in conclusione il 36enne di Stevenage –. Mi sono concentrato sul programma di recupero e sull'allenamento, ho usato tecniche di respirazione e sono andato a correre quasi ogni giorno. Grazie all'allenamento più intenso non ho più avuto problemi nelle gare più calde dopo la pausa estiva. Sono grato per questo. Sento che finalmente me ne sto liberando" ha quindi concluso il driver della Mercedes alla vigilia della penultima gara di una stagione di Formula 1 per lui lunghissima ed estenuante, ma che deve ancora vivere il suo momento clou.