L’impresa stoica di Bagnaia, campione del mondo senza un pezzo di moto: è volato via
Pecco Bagnaia ha vinto il titolo piloti della MotoGP 2022 grazie al nono posto che ha conquistato a Valencia. Il pilota piemontese della Ducati ha amministrato il suo vantaggio in classifica e ha portato a casa una vittoria che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile.
Un pilota italiano torna a vincere il Mondiale in top class su una moto italiana 50 anni dopo Giacomo Agostini su MV Agusta: era il 1972. Pecco è primo pilota italiano a riuscirci dal nono ed ultimo centro iridato di Valentino Rossi nel 2009.
Non è stata una gara facile per Bagnaia quella di Valencia, che ha dovuto limitare i rischi per evitare ogni tipo di situazione negativa per arrivare alla fine senza problemi: al centauro della Ducati bastava il 14° posto per portare casa il titolo e così ha pensato più a gestire che ad attaccare la gara del Circuit Ricardo Tormo.
Bagnaia ai microfoni di Sky ha parlato delle difficoltà che ha avuto durante la gara e delle criticità dopo il contatto con Quartararo nel duello iniziale: "È stata la gara più difficile dell’anno ed è l’emozione più bella di sempre. Forse è stato il GP più difficile di tutta la mia carriera. All’inizio andava bene. Da quando ho perso l’aletta ho fatto una fatica incredibile, contavo i giri fino alla fine. Ho iniziato ad avere difficoltà in tutte le curve a destra. Dobbiamo essere orgogliosi di essere arrivati qui con margine per poter gestire queste cose qui".
Una situazione che aveva allarmato un po' il pilota, come ha confessato, e anche i tifosi ma Pecco è riuscito a gestire la situazione senza troppi patemi ed ha portato a casa un posto nella top ten che gli ha consentito di prendersi il titolo.
Bagnaia è stato protagonista di una stagione incredibile, dopo una grande rimonta, e ha raccontato anche la strategia della gara di Valencia: "La cosa più bella è stato il warm-up di stamattina perché nel weekend ho faticato tanto, non avevo feeling con la moto ed ero preoccupato, ma stamattina siamo tornati alla moto di sempre e mi sono trovato benissimo. La strategia è stata giusta: andare a pizzicare Quartararo per far scappare via i primi e impedirgli di raggiungere la testa della gara".
Il pilota cresciuto nell'Academy di Valentino Rossi, presente a Valencia per supportarlo, è diventato ‘grande' e oggi ha scritto una bellissima pagina di storia del motociclismo.