Licenziata in tronco la direttrice del giornale con la finta intervista a Schumacher: “Sgradevole”
L'ha pagata cara Anne Hoffmann, la direttrice della rivista tedesca ‘Die Aktuelle' che qualche giorno fa aveva pubblicato un'intervista fake a Michael Schumacher con risposte fornite da un programma di intelligenza artificiale: la manager è stata licenziata in tronco. Il lancio a nove colonne in prima pagina e vari ammiccamenti sparsi qua e là non rendevano immediatamente chiaro per i lettori che non si trattasse affatto della "prima intervista!" di Schumacher dopo il drammatico incidente sugli sci che quasi 10 anni fa lo ha fatto sparire al mondo – come strillato in copertina e sovrastato dalla scritta "esclusiva a livello mondiale" – ma di una pura finzione davvero povera eticamente oltre che mendace.
Le polemiche erano divampate e non era tardata ad arrivare la reazione della famiglia del sette volte campione del mondo di Formula 1, oggi 54enne: sua moglie Corinna e i figli Mick e Gina-Maria hanno annunciato che porteranno l'editore della rivista in tribunale per avere giustizia e un corposo risarcimento. "Come stai oggi?" e "Quali sono le tue condizioni dopo l'incidente" sono alcune delle domande poste dalla rivista al finto Schumacher, che risponde tramite l'intelligenza artificiale attingendo a tutte le informazioni che in questi ultimi anni sono trapelate sulla situazione attuale dell'ex ferrarista: "La mia vita è completamente cambiata", è una delle frasi a lui attribuite.
Tutto il reportage di ‘Die Aktuelle' è giocato sull'ambiguità: solo in caratteri più piccoli in prima pagina si dice che l'intervista "suona ingannevolmente reale" e all'interno della pubblicazione si indica che è stata realizzata attraverso un programma di intelligenza artificiale. Una precisazione che in quel contesto di lancio a caratteri cubitali fatto in ben altri termini può facilmente sfuggire al lettore: in una didascalia si gioca sul dubbio se si tratti di un'autentica intervista in cui Schumacher "dà risposte per la prima volta dopo il suo incidente sugli sci" o "è davvero il nostro Schumi a parlare?".
Dall'incidente in un fuori pista sulle nevi francesi di Meribel nel dicembre del 2013, Schumacher è stato confinato prima nella sua casa in Svizzera e poi nella villa di Maiorca nelle Baleari, dove riceve la miglior assistenza possibile 24 ore al giorno. La famiglia fornisce poche informazioni sul suo stato di salute, quel poco che si sa è affidato a dichiarazioni che di tanto in tanto arrivano dai pochissimi che lo vanno a trovare come l'amico fraterno Jean Todt. Quello che è certo è che oggi il leggendario pilota tedesco è molto diverso da come lo ricordiamo e probabilmente difficilmente lo rivedremo in pubblico.
Da anni c'è un accordo con la maggior parte dei media tedeschi sul rispetto della privacy di Schumacher e della sua famiglia, che però non è condiviso da alcune testate scandalistiche come ‘Die Aktuelle'. Tuttavia in questo caso il limite dell'etica giornalistica è stato superato perfino per loro, visto che l'editore della rivista, il gruppo media Funke, ha licenziato in tronco la direttrice Anne Hoffmann. Inoltre il gruppo, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito, si è anche scusato: "Quell'articolo sgradevole e fuorviante non avrebbe mai dovuto essere pubblicato – ha detto la CEO Bianca Pohlmann – Non corrisponde in alcun modo agli standard di giornalismo che noi e i nostri lettori ci aspettiamo da un editore come Funke".
E dunque venerdì Funke ha annunciato che Anne Hoffmann, che dirigeva ‘Die Aktuelle' da ben 14 anni, è stata "sollevata dai suoi doveri a partire da oggi". Una lezione che dovrebbe scoraggiare analoghi tentativi futuri dettati da insensibilità e malafede.