Lewis Hamilton smuove le coscienze della Formula 1 sul caso George Floyd
Lewis Hamilton è uno dei tanti atleti che si è espresso, e anche in modo molto forte, sulla brutta vicenda che riguarda il povero George Floyd, un americano, di colore, morto dopo un arresto a Minneapolis. L'inglese ha fatto sentire la sua voce, come molti atleti della NBA e anche diversi calciatori che militano in Bundesliga. Domenica scorsa il pilota della Mercedes in una stories di Instagram era stato durissimo nei confronti del suo mondo, quello della Formula 1, scrivendo:
Vedo quelli di voi che stanno zitti. Alcuni sono anche molto famosi ma preferiscono tacere dinanzi a questa ingiustizia. Mai avrei pensato di assistere a una cosa del genere. Dalla F1 nessun segnale, è un mondo dominato da bianchi. Sono una delle poche persone di colore lì.
Giovinazzi risponde all'appello di Hamilton
Il messaggio di Hamilton è stato recepito, e letto, forte e chiaro. Le parole del sei volte campione del mondo hanno scosso le coscienze del circus e più di un pilota sui propri profili social ha espresso il proprio pensiero e si è unito alla battaglia di Hamilton e di milioni di persone. L'italiano Antonio Giovinazzi dell'Alfa Romeo ha postato una immagine simbolica e ha scritto:
Fino a quando crederemo che le nostre differenze ci rendano superiori o inferiori l'uno all'altro, continueremo a vivere nell'ingiustizia.
I piloti della Ferrari: Leclerc e Sainz
Già la scorsa notte si era espresso Charles Leclerc, prima guida della ‘Rossa' di Maranello. Il monegasco ha fatto mea culpa, e ha spiegato perché nei giorni scorsi non si era venuto esprimere sulla questione riguardante la morte di George Floyd:
Ad essere sincero, mi sono sentito fuori posto e a disagio a condividere i miei pensieri sui social media riguardo l’intera situazione ed è per questo che non mi sono espresso prima di oggi. E ho sbagliato completamente. Faccio ancora fatica a trovare le parole per descrivere l’atrocità di alcuni video che ho visto su internet. Il razzismo deve essere affrontato con azioni, non con il silenzio. È nostra responsabilità parlare contro l’ingiustizia.
Lo spagnolo, che nel 2020 correrà ancora con la McLaren e che è volato in Inghilterra dove inizierà a lavorare per la nuova stagione, in una stories ha scritto:
E' incredibile quanto sta accadendo nel 2020, ci fa tornare indietro nel tempo. E' pazzesco, abbiamo tutti lo stesso sangue. Nel nostro sport globale incontriamo persone di ogni razza, religione e condizione sociale. Lavoriamo insieme, in armonia: è un messaggio di sportività e umanità. Condanno ogni forma di razzismo.
I post di Ricciardo, della Mercedes e di Zanardi.
Daniel Ricciardo, che è un ragazzo molto simpatico e altrettanto sensibile, si è unito ai suoi compagni della Formula 1 e sempre su Instagram ha scritto che il razzismo è tossico, e va combattuto, ma senza la violenza:
Vedendo le news degli ultimi giorni e quanto successo a George Floyd e quanto sta ancora accadendo, penso sia una disgrazia. Ora più che mai dobbiamo stare uniti. Il razzismo è tossico e non si combatte con la violenza o con il silenzio, ma con unità e azione. Dobbiamo alzarci e unirci, per essere persone migliori.
Lando Norris invece ha chiesto ai suoi followers di sostenere un'iniziativa benefica: ‘Black Lives Matter'. E messaggi li hanno scritti anche i piloti della Williams Russell e Latifi, quello della Red Bull Albon e un lungo post di sostegno a Hamilton lo ha pubblicato la Mercedes:
Siamo con te, Lewis. La tolleranza è un principio fondamentale del nostro team, ci sentiamo arricchiti in ogni forma. Le persone di diverse razze, culture, religioni e filosofie di vita sono le benvenute. Condanniamo ogni forma di discriminazione. Siamo molto dispiaciuti di quanto sta accadendo e speriamo la situazione possa presto risolversi.
Ha scritto un post su Twitter anche l'ex pilota di Formula 1 e campione Indy Alex Zanardi, legato da amicizia vera a Lewis Hamilton: