Lewis Hamilton in piazza con i manifestanti a Londra: volto coperto e cartello ‘Black Lives Matter’
Lewis Hamilton è un grande campione che non vive solo di sport, come lui ce ne sono molto pochi. Perché a memoria non si ricorda un campione del mondo che scende in piazza e va a manifestare insieme a migliaia di persone a sostegno di un movimento impegnato in una lotta seria, quella contro il razzismo. In una stories su Instagram il pilota della Mercedes ha mostrato una sua immagine è con la mascherina, una maglietta nera con scritto: ‘Black is a vibe', e in mano ha un cartello con scritto: ‘Black Lives Matter'.
Il post di Hamilton: dobbiamo cambiare il mondo
Il sei volte campione del mondo è da sempre attivissimo sui social – negli ultimi giorni ha scritto un messaggio d'incoraggiamento per Zanardi e ha scritto parole dolci per la sua cagnolina Coco che è venuta a mancare – dopo la morte di George Floyd sta cercando di sensibilizzare il mondo, non solo quello della Formula 1, sul tema del razzismo e oggi ha scritto:
Il vostro silenzio è ancora assordante. Nel vostro silenzio potete anche essere persone che non sono razziste, ma abbiamo bisogno che tutti dimostrino di essere contrari al razzismo. Parlate per aiutarci a diffondere e a rendere consapevoli le persone delle ingiustizie e dei pregiudizi che i neri e le persone di colore affrontano quotidianamente, e che affrontano da centinaia di anni. Non possiamo tacere oggi. Abbiamo bisogno della vostra voce. Abbiamo bisogno che voi usciate dalla vostra comfort-zone e che prendiate posizione. Incoraggiate la vostra famiglia, i vostri amici e i vostri colleghi a schierarsi. Così potremo aiutare il mondo a cambiare.
La Hamilton Commission
Nella giornata di oggi il trentacinquenne pilota inglese ha detto di voler lanciare l'The Hamilton Comission', un progetto nato in collaborazione con la The Royal Academy of Engineering che ha come obiettivo quello di coinvolgere giovani di colore nelle scienze, nella tecnologia, nell’ingegneria e nella matematica e che ha come scopo finale quello di portare questi giovani nel motorsport: "Quando mi guarderò indietro, tra vent'anni, voglio vedere questo sport che si sia trasformato come il mondo complesso e multiculturale in cui viviamo".