Lewis Hamilton è sconfortato: “C’è un un motivo per cui siamo lontani dagli altri”
In Bahrain alla fine la Mercedes ha limitato i danni. Poteva andare molto peggio di quello che è stato il primo appuntamento della stagione. I problemi della Red Bull hanno portato Hamilton sul podio e Russell al quarto posto. Un buon bottino per i due inglesi e per la scuderia campione in carica nel Campionato Costruttori (che è dietro la Ferrari, ma è sul 27 – 0 sulla Red Bull). Ora si corre in Arabia Saudita, dove Lewis vinse un anno fa, anzi lo scorso dicembre. Ma ora è tutto diverso e alla vigilia del weekend il sette volte campione del mondo si sfila già dall'elenco dei possibili vincitori.
La Mercedes ha mostrato dei miglioramenti rispetto ai test e al venerdì del Gp del Bahrain ma il porpoising, cioè il saltellamento sul rettilineo, non è scomparso e si manifesta quando la vettura supera i 250 chilometri orari. A Jeddah i 300 si supereranno spesso e per questo Hamilton non vede possibilità di vittoria per la Mercedes nemmeno a questo giro: "Non dipende dalla pista perché soffrivamo il porpoising anche a Barcellona, che è un circuito con molti meno avvallamenti rispetto a Sakhir. E, a meno che non si riesca a trovare una soluzione, avremo questo problema anche alla prossima gara, visto che correremo su un tracciato con rettilinei persino più lunghi. Ma abbiamo tanta gente molto preparata e capace che sta lavorando per risolvere. È un problema enorme, che non avevo mai visto su una macchina di F1 prima d’ora".
L'inglese ha poi aggiunto: "Le auto non sono pensate per saltellare in questo modo, acquisti e perdi carico di continuo ogni volta che vai su e giù. Siamo riusciti a renderlo meno evidente, anche se non è piacevole per la schiena e per il collo… Speriamo di migliorare ancora. A causa del porpoising, non riesci ad avere il carico di cui avresti bisogno durante il giro, ed è questo il motivo per cui siamo lontani dagli altri. I nostri rivali si trovano in una posizione migliore perché riescono a generare più carico aerodinamico. E, quindi, sono più veloci di noi".
L'esito del Mondiale 2021 però tiene ancora banco. Perché Michael Masi è stato liquidato e di fatto la FIA ha ammesso l'errore, Hamilton è tornato a commentare la vicenda, non si aspetta nulla di ufficiale e dice di pensare soprattutto al presente: "Non mi aspetto delle scuse e non è qualcosa che mi interessa. Ora si sa cosa è successo, il fatto che si sia ammesso un errore umano è qualcosa di positivo. Purtroppo, però, non possiamo tornare indietro e cambiare il passato. Ora sono concentrato su quello che posso fare adesso. Voglio impegnarmi per migliorare la vettura. Abbiamo tanto lavoro da fare".