Lesione cerebrale per Gino Rea, memoria molto compromessa: creata raccolta fondi per pagare le cure
Non è ancora finito il calvario del pilota britannico Gino Rea cominciato con il terribile incidente nelle prove libere della 8 Ore di Suzuka avvenuto lo scorso 6 agosto. Il 32enne infatti, dopo esser stato sottoposto a diverse operazioni chirurgiche d'urgenza per lesioni alla testa, al torace e ai polmoni ed essere stato in coma per sette giorni, non è più in pericolo di vita ed è stato dimesso dall'ospedale e ha potuto far rientro a casa.
Buone notizie dunque per Gino Rea che però deve ancora fare i conti con le conseguenze di quel violento impatto sul circuito nipponico (nella curva tristemente nota agli appassionati di motociclismo per essere quella in cui 19 anni prima un altrettanto grave incidente durante la gara della MotoGP era costato la vita al beniamino di casa Daijiro Kato). Al centauro londinese è infatti stata diagnosticata una lesione assonale diffusa, vale a dire una lesione cerebrale complessa che influisce sulle sue funzioni fisiche, cognitive ed emotive. E come sottolinea la sorella Shannon che ha aggiornato sulle condizioni del fratello non è dato sapere a cosa ciò porterà dato che "la misura in cui una persona cambierà o si riprenderà da questo tipo di lesione varia da persona a persona".
Un problema che ha gravemente compromesso la sua memoria a breve e a lungo termine e per il quale c'è bisogno di una lunga riabilitazione neurologica intensiva e costante. Quest'ultima però è molto costosa ed è proprio per questo motivo che è stata creata una raccolta fondi sul sito gofundme.com con l'obiettivo di raccogliere almeno 125.000 sterline per pagare le cure necessarie a Gino Rea in questo momento.
L'iniziativa, portata avanti dalla famiglia (volata subito in Giappone dopo l'incidente per assistere lo sfortunato pilota), ha già visto aderire diversi amici e colleghi del britannico come l'ex ducatista Chaz Davies, il pilota della Superbike Alex Lowes, le stelle della MotoGP Jack Miller, Brad Binder e Miguel Oliveira. Dopo quattro giorni dall'apertura del crowdfunding sono stati raccolte circa 35 mila sterline, un ottimo risultato ma ancora distante dalla cifra che la sorella Shannon ha prefissato per sostenere le cure di Gino Rea.