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L’errore di Martin in Australia fa sorgere dubbi sulla lotta iridata della MotoGP: “L’hanno spinto?”

La gomma sbagliata montata sulla Ducati di Martin nella gara del GP d’Australia della MotoGP 2023 e lo scarica barile riguardo alla paternità della decisione ha portato l’ex stella del Motomondiale Marco Melandri a sollevare degli inquietanti dubbi riguardo la lotta iridata tra lo spagnolo e il pilota del team ufficiale Pecco Bagnaia.
A cura di Michele Mazzeo
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L'epilogo della gara del GP d'Australia della MotoGP 2023 può risultare decisivo per quel che riguarda la lotta per il titolo iridato tutta interna alla Ducati tra il campione in carica Pecco Bagnaia e il suo unico avversario rimasto in corsa Jorge Martin.

Il grave errore di strategia dello spagnolo del team Pramac (che ha montato la gomma soft al posteriore cedendo, come da previsioni, di schianto negli ultimi giri e finendo quinto dopo aver dominato tutta la gara) sul circuito di Phillip Island ha infatti permesso all'italiano del team Factory della casa di Borgo Panigale di chiudere in seconda posizione e portare il suo vantaggio in classifica a 27 punti che potrà ora amministrare negli ultimi quattro weekend di gara della stagione (dato che la Sprint sul tracciato australiano inizialmente posticipata alla domenica è poi stata cancellata definitivamente causa maltempo).

Un errore banale quello commesso da Jorge Martin e dal suo team dettata probabilmente dalla poca esperienza dato che chiunque sconsigliava l'utilizzo dello pneumatico più morbido per effettuare 27 giri su un tracciato severo per le gomme come quello di Philipp Island. Un errore che però, nel post gara, è stato al centro di uno strano scarica barile tra la Ducati, il team Pramac e lo stesso pilota iberico.

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Il General Manager di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, ha difatti lasciato intendere che la decisone di montare la gomma morbida al posteriore fosse stata presa dal 25enne madrileno: "Onestamente la scelta della soft era assolutamente rischiosa, però lui si sentiva di usare quella gomma e ha deciso di andare con quella. Però i numeri hanno un senso, era abbastanza prevedibile. Il problema è che le gomme arrivavano proprio alla fine, quindi il tracollo era veramente importante. I numeri ci dicevano quello e abbiamo cercato di dirlo a Martin di non usare quella gomma. La scelta poi è sempre del pilota" ha infatti detto il papà delle Desmosedici che stanno dominando la MotoGP in questi ultimi anni.

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Una versione inizialmente confermata anche dal team manager del Team Pramac Gino Borsoi che intervistato nel paddock da Sky aveva detto "Martin si sentiva più a suo agio con la soft e noi abbiamo sostenuto la scelta del pilota", salvo poi, il giorno successivo, addossarsi tutte le responsabilità: "Sostengo pienamente Jorge, la soft al posteriore è stata una nostra decisione. È stata una decisione della squadra" le sue parole riguardo all'errore costato quattro posizioni e tanti punti iridati al suo alfiere.

Leggermente diversa invece la versione di Jorge Martin che ha velatamente evidenziato come nessuno del team lo abbia aiutato nel prendere la decisione corretta riguardo alla gomma da utilizzare su un circuito severo per il posteriore come quello di Phillip Island: "Io non ho dovuto forzare nessuna scelta, forse mi è mancato qualcuno che mi dicesse che quella gomma non si poteva mettere. Ma in queste decisioni siamo un po' da soli e abbiamo fatto quello che pensavamo corretto" ha infatti detto lo spagnolo al termine della gara.

La storia pubblicata sul proprio profilo Instagram da Marco Melandri dopo il GP d'Australia della MotoGP 2023
La storia pubblicata sul proprio profilo Instagram da Marco Melandri dopo il GP d'Australia della MotoGP 2023

Da queste versioni leggermente contrastanti nascono probabilmente i sospetti espressi pubblicamente da una ex stella della MotoGP come Marco Melandri che, dopo la corsa australiana, ha insinuato dei dubbi riguardo a quanto accaduto nella gara del GP d'Australia: "Martin va il doppio di tutti, come per magia monta solo lui una soft al posteriore che a Phillip Island lo sanno anche i bambini che non finisce la gara… Sarà così poco intelligente o lo avranno ‘spinto' a farlo…?" ha difatti scritto su Instagram il campione del mondo della classe 250cc del 2002.

Evidente che il 41enne ravennate abbia dei dubbi sulla paternità della decisione di montare la gomma soft sulla Ducati dello spagnolo non escludendo a priori che quel mancato aiuto nella scelta lamentato dallo stesso Martin sia stato fatto volontariamente per dare un vantaggio al pilota del team ufficiale (Pecco Bagnaia) nella lotta per il titolo iridato divenuta serratissima nelle ultime settimane.

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