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L’errore di Leclerc in Francia non è solo colpa sua: tradito da un’assurda coincidenza

Charles Leclerc ha terminato il Gp di Francia contro le barriere del circuito dopo essere partito in pole. Il pilota monegasco si è attribuito le colpe di quell’incidente che però sarebbe stato causato anche da un altro fattore forse non ancora considerato dalla Ferrari.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Charles Leclerc avrebbe potuto riaprire il Mondiale di Formula al Gp di Francia e invece l'epilogo della gara è stato catastrofico. Sembrava il weekend perfetto per il monegasco dopo aver conquistato la pole al termine di una qualifica perfetta. La prima posizione mantenuta dopo la partenza è stata poi la prova di come Leclerc avesse studiato al meglio quel circuito concentrandosi unicamente a recuperare punti a Verstappen. Fino al 18esimo giro il pilota della Ferrari è stato perfetto. Poi improvvisamente il buio. Leclerc improvvisamente finisce in testacoda con la sua monoposto e va a sbattere contro le barriere che delimitano il tracciato francese. La vettura rimane piantata lì e per lui non c'era più nulla da fare: la gara era già finita. Uno zero che fa male soprattutto per come è avvenuto quell'incidente di cui Leclerc si è assunto completamente la colpa.

Il monegasco ha pagato il sovrasterzo sul posteriore che ha portato il pilota della Rossa a non riuscire più a tenere allineata la sua Ferrari perdendo il controllo. Dal team radio lasciato involontariamente acceso è sembrato che Leclerc si stesse rivolgendo al box spiegando come gli fosse rimasto aperto l'acceleratore. In realtà poi ai microfoni di Sky, successivamente, chiarisce come la sua rabbia invece fosse riferita al fatto che non riuscisse ad azionare la retromarcia e a ripartire. Leclerc fa poi mea culpa sottolineando il suo errore in gara. Ma in realtà c'è un altro aspetto da considerare su quella manovra. Una riflessione espressa da Nico Rosberg che a Sky Sport spiega come invece la Ferrari dovesse considerare anche un altro fattore che ha portato all'incidente di Leclerc.

Leclerc dovrà parlare con la Ferrari per capire davvero la dinamica dell'incidente.
Leclerc dovrà parlare con la Ferrari per capire davvero la dinamica dell'incidente.

"Inaccettabile, non posso fare questi errori – ha spiegato al termine della gara Leclerc che ha come unica colpa quella di essere andato forse troppo largo finendo sulla parta di pista più sporca – Nessuna scusa per quello che è successo". Mattia Binotto invece, team principal della Rossa, ribadisce la sua fiducia totale nel pilota monegasco evidenziando un passaggio: "Nessun problema con l'acceleratore, nulla a che vedere con l'incidente". Ecco perché Rosberg consente alla Ferrari di considerare un'altra chiave di lettura per quell'impatto che appare misterioso e allo stesso tempo beffardo per Leclerc.

L'auto di Leclerc finita contro le barriere.
L'auto di Leclerc finita contro le barriere.

"Il modo in cui è accaduto l’incidente è stato davvero insolito, tra l’altro non stava neppure spingendo al massimo, ma risparmiando le gomme – dice Rosberg che spiega nello specifico la sua teoria – Il posteriore in quel punto della pista è esattamente dove arriva il vento, e una folata o qualcosa del genere può togliere sino al 20% di carico proprio in quell’istante". Rosberg dunque non parla di errore completamente da attribuire a Leclerc ma di una possibile e sfortunata coincidenza che ha porto il monegasco a chiudere anzitempo la sua gara. "Cosa stava succedendo a livello di motore? Basta un piccolo taglio di potenza o qualcosa di simile per avere quel tipo di problemi al posteriore – spiega ancora Rosberg – Credo col tempo dovranno esaminare e capire quanto accaduto, perché non posso credere che si tratti di un errore del pilota“, ha concluso l’ex pilota tedesco che scagiona in parta Leclerc.

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