Leclerc è soddisfatto: “La Ferrari rispetta le aspettative, vado d’accordo con Sainz”
Nei test del Bahrain finora hanno brillato Verstappen, Ricciardo e Alonso, mentre si è nascosta la Mercedes, al netto di qualche problema – Hamilton ha sbagliato sabato, mentre Bottas è stato stoppato dopo appena sei giri dalla sua vettura. La Ferrari resta anzi è a metà del guado, non è riuscita a realizzare tempi record, ma non è stata nemmeno lontanissima dalle vetture più veloci. Charles Leclerc, che lo scorso anno nonostante una serie di splendide gare ha ottenuto solo due podi e chiuso il campionato all'ottavo posto, si è detto molto fiducioso. La Ferrari SF21, presentata ufficialmente la scorsa settimana, non ha ancora mostrato tutte le sue potenzialità, ma l'avvio è stato quello sperato:
I primi dati che abbiamo raccolto in pista sono correlati con quelli che avevamo a Maranello prima di questo test. Sono segnali positivi, visto che proprio la mancanza di coerenza tra simulazioni e comportamento effettivo della vettura ha spesso mandato in crisi i tecnici di Maranello, spiazzati dal fatto di non vedere quello che si aspettavano e quindi costretti a correre ai ripari sia per le soluzioni di set up, sia per le linee di sviluppo da seguire. Dare un feedback sulla macchina così è difficile, ma vedere che il lavoro fatto coincide con le simulazioni fatte in fabbrica è un buon segno.
Il rapporto con Sainz e le gerarchie della Ferrari
Leclerc, nonostante i soli 23 anni, è il capo-squadra, è il capitano, anche se ufficialmente a inizio stagione i due piloti partono alla pari. Ma ci sono tanti motivi per immaginare concretamente il monegasco come prima guida della Ferrari. Leclerc sta dividendo il sedile in questi giorni con Carlos Sainz. Stanno lavorando uno al fianco dell'altro per migliorare la Ferrari del 2021, e come aveva detto anche il direttore sportivo Mekies, Leclerc e Sainz sono molto affiatati. Charles per ora dice di non sentirsi il numero uno del team: "Come ha detto Binotto non ci sono numeri uno o due in squadra e anche se sono in Ferrari da più tempo rispetto a Carlos non mi sento il numero uno, partiamo alla pari. Ci spingeremo per migliorarci e migliorare la macchina, infatti abbiamo per ora sensazioni simili e possiamo indirizzare lo sviluppo nella stessa direzione. Non ci sono preferenze dell’uno che prevaricano sull’altro".