Leclerc scopre in diretta che Bagnaia è campione: dice una sola parola, il resto è nei suoi occhi
Che giornata fu quel giorno, il 26 novembre di quel 2023. Che giornata quando l'Italia salì sul tetto del mondo nel tennis e nel motociclismo, sulle ali di due campioni invidiati da tutti: Jannik Sinner trascinò la squadra azzurra alla vittoria della seconda Coppa Davis della sua storia dopo un'attesa di 47 anni, e Pecco Bagnaia vinse il suo secondo Mondiale di MotoGP. La Ferrari no, ancora una volta non vinse, continuando un digiuno di anni e anni, nonostante avesse al volante un fuoriclasse come Charles Leclerc, piazzatosi secondo nell'ultima gara stagionale ad Abu Dhabi dietro l'imprendibile Verstappen.
Il 2023 è andato in archivio pure nella Formula 1 e ancora una volta anche quest'anno la Ferrari vincerà l'anno prossimo, come ormai accade da tempo, senza che i cambi al vertice della scuderia di Maranello abbiano prodotto risultati. Il GP di Abu Dhabi, ultimo della stagione, non ha dato alla Rossa neanche il secondo posto nella classifica dei Costruttori, andato alla Mercedes, eppure Leclerc non smette di avere fiducia che prima o poi sarà lui l'erede di Schumacher, il Prescelto designato a riportare l'equilibrio nella Forza motoristica e il Mondiale di F1 in Italia.
La fine del giorno sta tutta qua, sta in quei due occhi sognanti con cui il 26enne monegasco ascolta il suo intervistatore mentre gli dice che un'altra Rossa ha vinto oggi il Mondiale di motociclismo a migliaia di chilometri di distanza dagli Emirati Arabi. "È Bagnaia?", chiede Leclerc, esclamando poi un "Super!" quando scopre in diretta che il suo coetaneo torinese è riuscito a respingere l'assalto del focoso Martin, caduto al momento del dunque nell'ultima gara di Valencia.
"L'anima di quest'uomo è italiana", è il commento che sgorga spontaneo a corredo del video che immortala la scena sui social. Charles è sicuramente felice per Pecco, pilota italiano su moto italiana: la Ducati, un'eccellenza del nostro Paese come la Ferrari, con la differenza che prestigio e vittorie della seconda sono ricoperte da uno strato di polvere che ogni anno diventa più spesso.
Eppure in quello sgranare i suoi occhioni chiari non c'è solo l'empatia per la vittoria di Bagnaia, ma anche il sogno che forse un giorno anche lui potrà scrivere una pagina importante della storia dello sport italiano. Che giorno sarà quel giorno…