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Leclerc perseguitato dalle buste di plastica in Arabia Saudita: “Questa pista sembra Mario Kart”

La segnalazione ironica del pilota Ferrari nel Team Radio: durante la prima sessione di libere in Arabia Saudita è costretto a rientrare ai box per “ripulire” la monoposto.
A cura di Maurizio De Santis
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"La pista è come Mario Kart, ci sono sacchetti di plastica ovunque". La segnalazione di Charles Leclerc nel Team Radio è velata di ironia e di stizza, spiega bene l'imbarazzo e lo sdegno da parte del pilota Ferrari per quell'imprevisto che sembra piazzato lì apposta, nemmeno fosse una delle insidie del videogioco. La sensazione avuta è stata proprio quella, considerata la situazione surreale che s'è venuta a creare per la presenza sull'asfalto di quel materiale che costituisce un fastidio e un pericolo per monoposto e conducenti.

Una busta è rimasta incastrata anche sotto la sua vettura, l'ha costretto a rientrare ai box perché fosse sfilata dalla parte anteriore sinistra dov'era rimasta incastrata: pure questo entra nel corredo accessorio della prima sessione di libere sul circuito di Jeddah, in Arabia Saudita, dove sabato si correrà il secondo Gran Premio del Mondiale di F1. Figurarsi cosa può accadere se un inconveniente del genere si verifica anche a gara in corso… E così dopo la questione dei tombini in Bahrain, adesso oggetto dello scandalo è la pulizia superficiale del tracciato saudita

La Ferrari non è nuova a inconvenienti di questo tipo. Due anni fa, in occasione del Gran Premio di Ungheria, Carlos Sainz e la Rossa furono penalizzati proprio da una sorta di bisaccia che venne risucchiata dalle prese d'aria della macchina. Lo spagnolo svolse quasi metà della gara in quelle condizioni, salvo accorgersene solo a GP concluso deducendo che la colpa del differente rendimento della sua auto rispetto a quella del monegasco fosse riconducibile a quel sacco spesso di plastica.

Com'è andata la prima giornata di test? Il più veloce è stato Max Verstappen: il tre volte campione del mondo s'è piazzato con il tempo di 1'29″659 davanti all'Aston Martin di Alonso e all'altra Red Bull di Perez. Nonostante tutto, il pilota della Red Bull ha spesso lamentato impressioni non esaltanti legate al rendimento della power unit. Lo aveva fatto anche a Sakhir, salvo ribadire la propria forza nel giorno del Gran Premio.

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Quanto alle Ferrari, almeno per queste prime uscite, la questione è quella del bicchiere mezzo pieno/vuoto: Leclerc e Sainz (sceso in pista nonostante i disturbi avvertiti il giorno prima per un virus gastro-intestinale) sono arrivati quinto e sesto dietro anche alla Mercedes di Russell ma nel long run finale a parità di gomma (mescola dura) hanno girato più rapidi di qualche decimo rispetto a Verstappen.

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