Leclerc esce allo scoperto, Sainz e Binotto sono avvisati: “Se necessario lo chiederò internamente”
Al quarto anno in Ferrari il talentuoso pilota Charles Leclerc ha finalmente avuto l'opportunità di lottare, almeno nella prima parte di stagione, per il titolo iridato. Alla fine però errori suoi e del team, qualche problema di affidabilità di troppo sulla vettura e l'arresto anticipato dello sviluppo sulla F1-75 lo hanno costretto a doversi addirittura giocare il secondo posto nel Mondiale Piloti della Formula 1 2022 fino all'ultimo giro dell'ultima gara ad Abu Dhabi e ottenendolo con una piccola impresa per tenere dietro Sergio Perez, grazie anche al provvidenziale aiuto di un insospettabile alleato, a bordo di una Red Bull nettamente superiore alla monoposto del 25enne di Monte-Carlo.
Il risultato centrato è stato giustamente festeggiato dal monegasco e dalla squadra di Maranello in un team radio con tanto di piccolo inconveniente anche se, come ha ricordato subito dopo la corsa di Yas Marina il fratello del capo supremo Lapo Elkann, l'obiettivo della Ferrari è sempre (e solo) quello di vincere.
L'entusiasmo di Charles Leclerc va però al di là del semplice risultato ("Il secondo classificato è il primo dei perdenti" diceva infatti il Drake che questa leggendaria squadra l'ha fondata). Con la piccola impresa di Abu Dhabi però il monegasco sa di aver mandato un chiaro messaggio al traballante team principal Mattia Binotto riguardo al futuro e alla spinosa questione delle gerarchie tra i piloti (che secondo diverse indiscrezioni sarebbe stata anche causa del raffreddamento dei rapporti tra i due nell'ultimo periodo) che, insieme alle altre cose, è stata fonte di problemi durante la stagione appena conclusasi.
Come dimostra la richiesta al muretto nel finale della gara di Interlagos ignorata dagli uomini del Cavallino, non è un segreto che Leclerc ambisca ad essere la prima guida della Ferrari conscio del fatto che, come dimostrato da Lewis Hamilton prima e Max Verstappen poi, per centrare l'agognato titolo Mondiale nell'attuale Formula 1 è necessario che all'interno della squadra, oltre ad una macchina competitiva, vi siano delle gerarchie ben definite tra i driver. E, le sue dichiarazioni rilasciate al quotidiano francese L'Equipe in un'intervista post GP di Abu Dhabi, confermano tale volontà.
Pur consapevole che, quella relativa ad eventuali gerarchie preordinate tra lui e il compagno di squadra Carlos Sainz (che, giustamente date le premesse del suo ingaggio, non ha alcuna intenzione di fare da scudiero al monegasco), non è una questione che può gestire direttamente ("Non è un qualcosa che io possa controllare. Preferisco concentrarmi su quello che posso controllare ovvero il mio pilotaggio e la guida" ha difatti risposto in merito alla testata transalpina), Charles Leclerc non ha nascosto il fatto che potrebbe chiedere apertamente l'investitura a prima guida.
"Se poi dovessi sentire il bisogno di dover chiedere qualcosa internamente lo farò" ha difatti aggiunto il 25enne di Monte-Carlo che ha poi terminato con quello che sembra un chiaro messaggio rivolto al team principal Mattia Binotto. "Ma sarà il team che mi verrà incontro nel momento in cui io dovessi svolgere perfettamente il mio dovere" sono state infatti le parole con cui Leclerc ha chiosato riguardo alla questione gerarchie tra i piloti della Ferrari. Parole che, alla luce del fatto che proprio per questo motivo avrebbe spinto per la sostituzione dell'attuale capo del muretto con l'amico Vasseur (smentita dalla scuderia), suonano come un velato avvertimento nei confronti di Binotto ma anche del compagno di squadra Carlos Sainz.