Leclerc esasperato da Sainz e dalla Ferrari nella gara di Jeddah: “Così è davvero una mer…”
La Ferrari, arrivava alla gara del GP dell'Arabia Saudita con grandi aspettative dopo il deludente esordio nel Mondiale di Formula 2023 in Bahrain. E invece, dopo la corsa sul circuito di Jeddah, la rossa si è ritrovata a fare i conti con una prova ancora peggiore di quella offerta a Sakhir con Carlos Sainz e Charles Leclerc che, oltre alle dominanti Red Bull del vincitore Pereze di un Verstappen capace di chiudere 2° dopo esser partito 15°, alla bandiera a scacchi si sono visti precedere anche dall'Aston Martin di Alonso e dalle due Mercedes di Russell e Hamilton.
I due alfieri del Cavallino pensavano dunque che in questo secondo round della stagione sarebbero stati più vicini alle RB-19 e invece hanno dovuto fare i conti con una SF-23 che con gomme medie e, soprattutto, con quelle dure è lontanissima dalle due monoposto del team austriaco ed addirittura indietro sul passo rispetto all'AMR23 e alla W14. Una situazione davvero frustrante soprattutto per il monegasco che in questo campionato si aspettava di poter lottare alla pari per il titolo con Max Verstappen e le Red Bull e si ritrova invece ora distantissimo e addirittura dietro al suo compagno di squadra.
E quest'ultima cosa ha fatto esplodere la frustrazione del 25enne di Monte-Carlo che, dopo una buona partenza con gomme soft che gli aveva permesso di risalire fino al 6° posto dopo esser partito 12° a causa della penalità per aver montato la terza centralina elettronica stagionale sulla sua vettura, nel momento in cui è tornato in pista dopo il pit-stop con pneumatici a mescola dura ha visto crollare le prestazioni della sua macchina e non venire nemmeno aiutato dal muretto a cui continuava a chiedere di dire a Sainz di cedergli la posizione per andare a riprendere Hamilton (e avere il suo DRS e poi eventualmente anche quello di Russell di poco più avanti del sette volte campione del mondo).
La fortuna inoltre non lo ha aiutato dato che poco dopo la sua sosta ai box, Stroll è costretto a parcheggiare la sua Aston Martin danneggiata sul tracciato facendo così entrare in pista la Safety Car (e tutti coloro che non avevano ancora effettuato il cambio gomme quindi ne hanno potuto approfittare per farlo perdendo la metà del tempo e restando quindi davanti al 25enne di Monte-Carlo). Già durante il regime di Safety Car il pilota del Cavallino aveva mostrato la sua rabbia gridando al muretto di svegliarsi ("Sveglia!" ha proprio urlato a Xavi Marcos in quell'occasione) dopo che aveva ricevuto un'indicazione in ritardo. Ma al dì là di questo per tutta la restante parte di gara a far dannare Charles Leclerc è stato quel mancato supporto arrivato dal muretto della Ferrari. Sainz infatti, al primo velato ordine arrivato in radio, aveva risposto che, quando Leclerc sarebbe entrato in zona DRS rispetto a lui (cioè quando sarebbe arrivato a meno di un secondo di distacco) lo avrebbe fatto passare.
A quel punto è stato chiesto a Leclerc di avvicinarsi al compagno di squadra ma, pur spingendo al massimo la sua SF-23, per lui è stato impossibile farlo. Ed ecco quindi che la sua frustrazione è aumentata sempre di più fino a quando nel corso del 34° giro della gara del GP dell'Arabia Saudita, esasperato dal fatto che non era stato accontentato dal team e, soprattutto, dalle prestazioni della sua SF-23 con le gomme dure, è esploso in radio contro il muretto Ferrari: "Stare dietro in questo modo è davvero una me**a. Io non so cosa fare" ha infatti urlato Charles Leclerc sfogando tutta la rabbia per il mancato ordine di scuderia nei confronti di Sainz e una monoposto rivelatasi molto al di sotto delle sue aspettative, prima di arrendersi all'evidenza e decidere di evitare guai e portare la macchina alla bandiera a scacchi per mettere in cascina il magro bottino di sei punti che tra l'altro, a causa del ritiro di Sakhir, sono i suoi primi punti conquistati in questo Mondiale di Formula 1 2023.