Leclerc è realista: “Tornare sul podio è impossibile senza l’aiuto della fortuna o della pioggia”
Quando al 27° giro del Gran Premio d'Austria è entrata in pista la Safety Car, Charles Leclerc aveva 31 secondi di ritardo da Valtteri Bottas. Il monegasco era in zona punti, ma ben lontano dal podio. Poi la gara è diventata pazza, la Safety è rientrata in pista altre due volte e nel finale il talento della Ferrari ha fatto il fenomeno e ha conquistato un secondo posto che era ampiamente inaspettato. E Leclerc con grande consapevolezza dice che per la Ferrari, senza aiuti esterni, sarà durissimo tornare sul podio nel prossimo weekend.
Alla Ferrari serve la pioggia
Per tutti i piloti sarà molto particolare disputare due gare consecutive sullo stesso circuito. Leclerc sa benissimo che in condizioni normali la sua vettura non riuscirà a tornare tra le prime tre, sempre che non arrivi la pioggia (che è prevista):
Indubbiamente è molto strano disputare due gare di fila sulla stessa pista. Sarà un’esperienza particolare: di solito arrivi su un circuito con i dati dell’anno scorso e utilizzi il venerdì per cercare di capire come si comporterà la tua vettura. In questo caso invece, a meno che non ci siano condizioni di bagnato, avremo già moltissime informazioni su come la nostra SF1000 si comporterà.
Difficile tornare sul podio in Austria
Anche se il team principal Binotto ha fatto sapere che potrebbero esserci degli aggiornamenti per le Ferrari per la seconda gara del campionato, Leclerc ribadisce, parlando al sito della casa di Maranello, che sarà molto complicato tornare tra i primi tre, davanti alla Ferrari c'è sempre la Mercedes e si attende anche la riscossa di Verstappen:
La prima delle due gare qui a Spielberg è stata molto speciale, è stata molto divertente e, non senza un po’ di fortuna, siamo riusciti a salire sul podio. Replicare quel risultato non sarà facile, ma di sicuro noi daremo tutto quello che abbiamo per provarci. Abbiamo visto che essere motivati ci aiuta a tirare fuori tutto il potenziale dalla vettura e da noi stessi, dunque affronteremo anche questo secondo appuntamento con lo stesso identico approccio.
