Leclerc: “Deluso. Sulla strategia devo migliorare, non sono ancora a livello di Vettel”
La pole position al sabato, la settima in carriera in Formula 1, ma in gara Charles Leclerc ha chiuso solo 4° rimanendo ai piedi del podio nonostante la partenza dalla prima casella dello schieramento: una vera e propria maledizione per il giovane monegasco che, per la quinta volta in stagione, non riesce a trasformare in vittoria l'ottima prestazione in qualifica.
A frenare il giovane prodotto della Ferrari Driver Academy, stavolta, è prima una strategia forse poco competitiva, resa ancor più complicata da un problema durante il secondo pit stop, poi una Mercedes incredibilmente veloce sulla lunga distanza capace di negargli non solo la vittoria ma anche un podio che sembrava scritto. Proprio in merito alla strategia Leclerc è convinto di poter migliorare, magari prendendo spunto anche dal proprio compagno di squadra:
Sono deluso come tutto il team, stiamo lavorando tantissimo; in qualifica la macchina c'è, in gara anche ma le Mercedes hanno fatto un gran lavoro, si sono fermati presto e noi credevamo che non sarebbero arrivati alla fine. Sono contento della prima parte, ma ci siamo dovuti fermare presto per coprire Albon. Abbiamo messo le medie e sapevamo già che avremmo fatto un altro pit stop. Il secondo stint non è andato come volevamo, meglio il terzo ma c'è stato molto calore nel motore e freni che ha reso tutto difficile – ha dichiarato ai microfoni di Sky -. Strategia? Sono io che devo essere più deciso a chiedere quello che voglio. Nelle ultime gare si è visto che non sono ancora a livello di Seb che è stato bravo a fare la scelta giusta.
Leclerc, a priori, avrebbe forse puntato su un'altra strategia, ma a lasciare di stucco non solo il monegasco ma tutta la Ferrari è stato il mancato degrado delle gomme Mercedes, durate molto di più rispetto alle previsioni della vigilia. Un azzardo, quello della scuderia d'argento, che ha pagato portando Hamilton alla vittoria e il team a festeggiare il successo numero 100 in Formula 1.