Leclerc a Suzuka corre l’intera gara convinto di essere a podio: nell’ultimo giro l’amara scoperta
Dopo la vittoria di Singapore, la Ferrari nella gara del Gran Premio del Giappone della Formula 1 2023 si vede nuovamente passare davanti la Red Bull di Verstappen (tornato dominante a Suzuka) e le McLaren di Norris e Piastri con Charles Leclerc, migliore degli alfieri del Cavallino alla bandiera a scacchi, che ha chiuso al 4° posto mentre Carlos Sainz ha terminato in sesta posizione. Il monegasco ha fatto il massimo possibile dato che sulla pista giapponese le McLaren erano decisamente più performanti delle SF-23 (come ha ammesso lui stesso nel team radio finale dopo il traguardo) e per questo lascia il Giappone senza rimpianti, nonostante la grande illusione vissuta.
Già perché, fino all'ultimo giro di gara il 25enne di Monte Carlo era convinto di essere in terza posizione ed esser salito quindi sul podio. Convinzione dettata dal fatto che credeva che Verstappen si fosse ritirato: "Ho visto Max rallentare, non so cosa sia successo lì, e ho pensato che non fosse più in gara. A quel punto ero convinto che avrei conquistato il podio fino all'ultimo giro, quando ho guardato il tabellone e ho scoperto di essere quarto" ha infatti svelato il pilota della Ferrari al termine della corsa.
Un'illusione durata dunque quasi 40 giri per Charles Leclerc che ha quindi disputato l'intera corsa pensando di trovarsi in terza posizione. Una situazione paradossale (anche alla luce del fatto che nessuno dal muretto gli ha comunicato la sua posizione reale in pista) che nasce ad un clamoroso scambio di persona andato in scena nel corso del 14° giro, poco prima che la Direzione di Gara istituisse il regime di Virtual Safety Car. In quel frangente infatti il monegasco ha doppiato la Red Bull di Sergio Perez, coinvolta in una collisione al primo giro con Lewis Hamilton e successivamente coinvolta in una seconda collisione con Kevin Magnussen, che stava procedendo a rilento per far rientro ai box per il secondo pit-stop (a cui seguirà da lì a poco il suo primo ritiro di una gara che lo ha poi visto tornare in pista 24 giri dopo solo per scontare una penalità e quindi ritirare nuovamente la propria monoposto), ma credeva invece che a bordo di quella RB19 che procedeva a rilento ci fosse Max Verstappen che in realtà stava già dominando la gara con ampio margine sulle due McLaren.
Leclerc, superata la vettura del messicano, ha anche controllato nello specchietto sinistro per assicurarsi che si trattava proprio di una Red Bull senza però accorgersi che era la vettura numero #11 e non quella numero #1 dell'olandese. Uno scambio di persona che Charles Leclerc ha confermato nelle interviste post-gara nelle quali ha evidenziato come fosse ancora confuso riguardo a ciò che era successo nel corso di quel 14° giro: "Max ha rallentato ad un certo punto no? All'uscita della curva 14? Si è fermato a sinistra e lo abbiamo superato tutti – ha difatti insistito l'alfiere della Ferrari anche dopo la corsa –. Pensavo che Max fosse fuori gara in quel momento" ha quindi chiosato il monegasco che anche a gara finita era convinto che la Red Bull superata durante la 14ª tornata del GP del Giappone fosse quella di Verstappen e non quella di Perez.