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Le scuse non bastano a Severyukhin, stangata dopo il saluto nazista: licenza ritirata e deferimento

Costa caro il vergognoso saluto nazista fatto sul podio dell’Europeo Juniores di kart al giovanissimo pilota russo Artyom Severyukhin che si è visto ritirare la licenza italiana ed essere deferito alla giustizia sportiva in attesa che anche la FIA emetta il verdetto sul 15enne che potrebbe decretare di fatto la fine della sua carriera.
A cura di Michele Mazzeo
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Da oggi in poi Artyom Severyukhin non correrà più sotto la bandiera italiana. Dopo il saluto nazista fatto sul podio del campionato Europeo di kart a Portimao, il 15enne pilota russo si è visto ritirare la licenza italiana dalla Giunta Sportiva di Aci (che ha anche avviato l'iter per la radiazione definitiva) e lo ha infine deferito alla Giustizia sportiva che potrà quindi sanzionarlo ulteriormente.

Il tutto in attesa che la FIA, dopo aver aperto un'indagine a riguardo, emetta il suo verdetto che potrebbe concludere definitivamente la sua carriera da pilota qualora, come sembra, dovesse arrivare l'inibizione da tutte le competizioni.

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L'Aci in un comunicato ha spiegato che tali misure sono considerarsi inevitabili "poiché, con il suo gesto sconsiderato, Severyukhin ha mostrato una mancanza di rispetto non solo per i valori universali che da sempre ispirano ogni sport, ma anche per l'umanità, la dignità e la convivenza civile".

A nulla sembrano dunque essere servite le scuse in lacrime del 15enne russo che ha riconosciuto la gravità del gesto compiuto pur ammettendo di non conoscerne a pieno il significato. Da oggi infatti non potrà più utilizzare per correre quella licenza italiana ottenuta dopo lo scoppio della guerra in Ucraina per aggirare le sanzioni nei confronti della Russia e dei piloti russi. Ma le conseguenze dell'insano gesto per lui potrebbero anche non essere ancora finite qui.

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Ora, oltre alle altre sanzioni che potrebbe ricevere dall'eventuale processo sportivo a cui può andare incontro dopo il deferimento, difatti spetterà alla FIA decidere se la sua carriera da pilota di Artyom Severyukhin potrà continuare (con licenza non italiana ovviamente) o se quel vergognoso saluto nazista fatto sul podio a Portimao sarà l'ultimo atto della sua giovanissima carriera.

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