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L’avversario cade, lui sceglie di investirlo e poi spiega: “Ho preferito accelerare”

Episodio curioso in una gara di enduro, che ha dato il la addirittura ad una petizione. Il pilota Tom Maurizi è finito nell’occhio del ciclone per una scelta incomprensibile.
A cura di Marco Beltrami
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Non mancano di certo le situazioni pericolose e curiose nel mondo dei motori. L'ultima conferma arriva, in una delle gare delle due ruote più tradizionali e suggestive, ovvero la Enduropale du Touquet Pas-de-Calais riservata alla categoria enduro. In occasione di quella che viene considerata la più grande gara di enduro in Europa e la corsa su sabbia più lunga del mondo, c'è stato un episodio che ha sollevato un vero e proprio polverone e che ha indignato piloti e tifosi.

La scena in questione, oggetto poi di un video che è circolato in maniera massiccia sui social, si è verificata durante il classico giro di riscaldamento. Purtroppo Aynie si è reso protagonista di una brutta caduta, pericolosa sia per lui che per i colleghi. Infatti la sua moto è finita da una parte e lui dall'altra, creando momenti di panico in pista. Se la maggior parte dei contendenti è riuscita ad evitare l'impatto, c'è stato chi ha travolto il pilota quando era ancora sulla sabbia.

Si è trattato di Tom Maurizi che non ha apparentemente fatto alcuno sforzo a bassa velocità per evitare Aynie, e anzi ha quasi accelerato per poi investire l'altro pilota. Una brutta scena che ha indignato tutto il pubblico presente. Il 22enne poi ha proseguito nella sua gara, limitandosi a guardare indietro per un attimo, senza fare una piega o preoccuparsi per gli eventuali danni causati al povero collega caduto.

Commentando poi l'incidente, Maurizi si è giustificato così spiegando che avrebbe voluto evitare l'impatto ma poi ha scelto di accelerare: "Sono stato completamente preso dal panico. Non mi sento bene. Non volevo cavalcarlo. Non potevo andare a destra o a sinistra. Ho preferito accelerare e sollevare la parte anteriore della moto. Potevo solo pensare all'incidente per il resto della gara". Il motociclista ha rivelato anche di aver provato a contattare il collega che si sarebbe però rifiutato di parlargli.

L'organizzazione della gara però non è stata certo tenera nei confronti di Maurizi. Presentata infatti alla Federazione motociclistica francese (FFM) una richiesta di esclusione del pilota: "L'organizzazione considera questo comportamento moralmente e sportivamente inaccettabile e contrario ai valori che rappresentiamo all'interno della gara. Chiediamo che venga imposta una sanzione esemplare". Anche i tifosi indignati per l'accaduto non sono rimasti a guardare, e su un sito specializzato è stata lanciata una petizione indirizzata a Sébastien Poirier, il presidente della federazione automobilistica francese: "Questo atto è crudele, volontario al 100% e inaccettabile. Persone così non dovrebbero essere accettate nel nostro sport. Per dare un esempio, la Federazione motociclistica francese dovrebbe sospenderlo a vita in modo che questi eventi non si ripetano mai più".

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