L’auto non parte se il guidatore è ubriaco, ecco la proposta di legge negli USA
La guerra all'abuso di alcol e droga non conosce sosta e, negli Stati Uniti, sono disposti a tutto pur di ridurre il numero delle vittime della strada causate da guidatori che si mettono al volante sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o dopo aver bevuto troppo; per questo il democratico Tom Udall e il repubblicano Rick Scott hanno avanzato una proposta di legge che prevede l'imposizione di alcuni dispositivi in grado di valutare lo stato del conducente su tutti i nuovi veicoli entro quattro anni dall'approvazione della normativa.
La proposta potrebbe diventare legge negli Stati Uniti
La tecnologia esiste già: si tratta di un dispositivo che servendosi di sensori che analizzano lo sguardo del guidatore, il modo in cui impugna il volante e si tocca il tasto dell'accensione, è in grado di riconoscere o meno se l'individuo al volante è in stato di alterazione e, qualora lo fosse, di impedire l'accensione del mezzo. L'idea dei due senatori è quella di renderlo obbligatorio su tutti i nuovi veicoli in modo da ridurre drasticamente il numero di incidenti – e di conseguenza anche quello delle vittime – causati da guidatori che si mettono al volante nonostante le loro condizioni non lo permettano. Quello relativo all'abuso di alcol o droga è un problema importante negli USA dove muoiono più di 10 mila persone l'anno in incidenti stradali legati ad alcol e droga, con un costo sociale di poco inferiore ai 200 miliardi di dollari."La soluzione di questo problema è molto urgente. L'industria dell'auto spesso fa resistenza ad introdurre nuovi dispositivi sulle loro auto. Ma ora vogliamo il loro sostegno" ha dichiarato Udall in un'intervista alla Reuters.
L'Nhtsa, l'agenzia federale per la sicurezza dei trasporti americana, ha condotto studi approfonditi per cercare di trovare una soluzione al problema più efficace dell'etilometro, facilmente aggirabile e, appoggiando l'iniziativa, ha anche sottolineato come l'uso obbligatorio di questi dispositivi permetterebbe di salvare circa 7000 vite l'anno. Adesso, però, la soluzione al problema potrebbe essere più vicina di quanto sembri; i due senatori Tom Udall e Rick Scott stanno cercando di spingere le case automobilistiche, i fornitori, le università e i centri ricerca per far si che tali veicoli siano disponibili per la vendita al più presto possibile.