Lapo Elkann ha atteso 48 ore, improvviso scossone alla Ferrari: “È ora di svegliarsi!”
Dopo il disastro nel GP d'Australia anche Lapo Elkann ha perso la pazienza con la Ferrari. Il fratello del presidente della scuderia di Maranello ha atteso infatti due giorni dalla conclusione della terza gara del Mondiale di Formula 1 2023 per mettere fine al lungo silenzio e tornare a parlare delle sue amate rosse.
Non trova alibi nelle discutibili decisioni della Direzione di Gara che hanno condizionato pesantemente la classifica finale, non se la prende direttamente con i piloti Charles Leclerc (fuori a Melbourne alla terza curva dopo la partenza per un sorpasso azzardato) e Carlos Sainz (che per la troppa foga nell'ultima ripartenza da fermo ha rimediato una penalità che lo ha fatto finire fuori dalla zona punti nell'ordine d'arrivo e sbottare in diretta TV nel post-gara) autori di due decisivi errori, né con chi ha progettato la SF-23 non in grado di lottare con la dominante Red Bull di Max Verstappen, e neppure con Frederic Vasseur che la squadra la gestisce in qualità di team principal, ma lo sfogo di Lapo Elkann si abbatte lo stesso come uno tsunami sulla scuderia del Cavallino.
Poche le parole presenti nel tweet pubblicato all'improvviso 48 ore dopo la gara di Melbourne, ma il suo messaggio è chiarissimo e non lascia spazio ad interpretazioni: "Ferrari è ora di svegliarsi!!!" ha tuonato difatti il fratello del numero uno della Casa emiliana. Un evidente tentativo di suonare la carica all'interno della squadra di Maranello, di dare cioè uno scossone per spronare tutti a dare una immediata svolta a questa stagione che, nonostante le alte aspettative, è cominciata malissimo (mai da quando è stato introdotto l'attuale sistema di punteggi, il team italiano aveva raccolto così pochi punti nelle prime tre gare della stagione).
Un messaggio che non può lasciare indifferente nessuno all'interno della Ferrari. L'aut aut di Lapo Elkann, che pur non avendo alcun ruolo ufficiale all'interno della Casa del Cavallino Rampante ha comunque un peso specifico non indifferente, è infatti rivolto a tutti gli uomini della scuderia.
Il tempo concesso per assestarsi dopo il cambio al timone sembra essere finito: ingegneri, meccanici, muretto, team principal e piloti sono ora di nuovo sotto esame e non possono più permettersi di commettere errori. Lo scorso anno infatti il rampollo della famiglia Agnelli sbottò pesantemente solo in un'occasione con un messaggio allora velatamente rivolto all'ex team principal Mattia Binotto e all'ex capo delle strategie Inaki Rueda. Ed entrambi poi sono stati sollevati da quel ruolo al termine della stagione.