L’allenamento massacrante dei piloti di Formula 1 per sfidare la Forza G: fa male solo vederlo
Per tanti anni i piloti di Formula 1 non sono stati assimilati agli sportivi tradizionali. Chi ha qualche anno sulle spalle ricorda bene questa querelle, ma i tempi sono cambiati, e da un bel po'. E i piloti sono considerati ora si dei veri sportivi, e basta vedere i durissimi allenamenti che svolgono per capire che il loro è un lavoro enorme, e anzi è pure più complicato di quello di altri atleti. I video che postano gli stessi piloti, talvolta le scuderie e la Formula 1 rendono bene l'idea.
Il mondo è cambiato. E da un pezzo. Un tempo, nemmeno tanto lontano, si vedono piloti che fumano addirittura prima di un Gran Premio e c'era qualcuno che lottava con il peso forma. Poi è cambiato tutto. Raso al suolo quel modello prima da Ayrton Senna, il primo a credere che un pilota avesse bisogno di una preparazione atletica di livello, e poi da Michael Schumacher. Due numeri uno a tutto tondo, dentro e fuori la pista.
L'attività in palestra è fondamentale per ogni pilota di Formula 1
Oggi non c'è un pilota che non trascorra ore e ore ad allenarsi. Tutti lavorano in palestra, e a quella va aggiunta un'ulteriore fase di preparazione; c'è chi preferisce farla sulla neve (Hamilton per anni ha fatto così) ma c'è anche chi passa del tempo a boxare, correre o in bicicletta. Ognuno segue il proprio modello. C'è da rispettare un peso forma e soprattutto bisogna reggere weekend faticosi e dispendiosi sotto ogni punto di vista.
I piloti, praticamente tutti, sui rispettivi canali social mostrano i loro allenamenti. In passato Hamilton ha inondato di video i suoi follower. Allenamenti in palestra e tanta corsa sul lungomare di Monte Carlo. Verstappen e Perez pure hanno mostrato i loro sforzi.
Ma come si allena un pilota? Generalmente nei giorni tra una gara e l'altra. Si allenano due volte al giorno. Un'ottantina di minuti al mattino e scarse due ore al pomeriggio, con allenamenti cadenzati, che significa un aumento della velocità costante anche di mezz'ora.
Gli allenamenti per collo, braccia e gambe
La preparazione si concentra sulle parti del corpo maggiormente sollecitate e cioè il collo e le braccia, oltre che la gambe. Ma va da sé che ci sono esercizi specifici anche per il cuore, l'obiettivo è alzare le pulsazioni e migliorare la resistenza. Si usano pesi, bilancieri, manubri e vogatori, oltre al corpo libero con squat, flessioni e addominali.
Per il collo molti piloti utilizzano caschi specifici attaccati a un peso, con una banda elastica che fa da tirante, andando così a simulare la posizione che possono avere mentre percorrono la curva, in cui il corpo è spinto all'esterno della forza centrifuga dalla macchina. In questo modo ci si allena o meglio ci si prepara ai grandi sforzi dovuti alla Forza G laterale, che arriva nelle curve prese ad alta velocità.
Allenamento complesso anche per le gambe, maggiormente la sinistra. Perché? Semplice. Perché con quel piede si deve frenare e si esercita in media una forza di 130 chilogrammi (ma si può arrivare fino ai 200 chili nel GP di Spagna).
Oltre alla palestra c'è chi punta sulla montagna o sulla bici
La montagna serve non tanto per farsi una sciata sulle Alpi o le Dolomiti ma per camminare, e tanto, per potenziare la muscolatura camminando con gli sci ai piedi e così si allena sempre il cuore allo sforzo. E poi c'è chi corre, va da sé, anche su una pista di atletica, come Sainz, che si sfianca con delle ripetute sugli 800 metri.
Naturalmente vanno allenati pure i riflessi, che sono la cosa principale. I piloti utilizzano delle macchina particolare, una delle principali è un pannello con led luminosi che si accendono in rapida sequenza e che vanno toccate nel minor tempo possibile. Ma c'è anche chi usa delle palline da tennis, facili da prendere al volo e da rilanciare, per migliorare la coordinazione tra occhi e mani.