L’allenamento massacrante dei 60 meccanici Ferrari addetti ai pit-stop: 3 secondi sono troppi
La Ferrari si sta preparando al Mondiale di Formula 1 2023 senza trascurare neanche il minimo dettaglio. La nuova macchina è ormai pronta e sarà svelata al mondo il prossimo 14 febbraio, il nuovo team principal Frederic Vasseur si è insediato e ha dato inizio al suo lavoro a Maranello di riorganizzazione della squadra, i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz sono tornati in pista a Fiorano per un primo test allo scopo di riprendere confidenza con una monoposto F1 (hanno girato con la vecchia SF21) e con la pista dopo la lunga sosta invernale. Ma, come detto, per cercare di centrare l'obiettivo fissato dal presidente John Elkann (rivelato dal nuovo TP nella sua prima uscita pubblica), nessun particolare sta venendo trascurato. E così anche coloro che avranno il compito di effettuare i pit-stop durante i 23 gran premi in calendario in questo periodo si stanno preparando al meglio e sono sottoposti ad un programma d'allenamento specifico molto pesante.
A rivelare l'intensa preparazione che si sta effettuando in questi giorni a Maranello è stato il capo dei reparti montaggio della Ferrari, l'ingegnere Diego Ioverno, responsabile delle squadre di meccanici che si occuperanno dei cambi gomme durante le gare dell'imminente campionato. Proprio nello stabile che si affaccia sulla pista di Fiorano, la scuderia di Maranello ha infatti allestito uno spazio dedicato ai test per i pit-stop, una spazio in cui i sessanta meccanici che si occuperanno proprio di questo fondamentale aspetto della Formula 1 ("Per la mia esperienza ho capito che non si vincono i GP grazie ai pit-stop, ma per i pit-stop si possono perdere" ha spiegato difatti lo stesso Ioverno) nel corso del prossimo Mondiale si stanno allenando duramente allo scopo di abbassare i tempi medi delle operazioni di sostituzione degli pneumatici e ridurre sostanzialmente gli errori e dunque scendere nettamente al di sotto di quei quasi tre secondi che mediamente nel 2022 ci sono voluti per un pit-stop.
I 60 meccanici, tra "titolari" e "riserve", si alterneranno nel corso dei 23 GP del campionato 2023 e, tenendo conto del fatto che non è l'unica mansione che svolgono all'interno del team, la Ferrari sta lavorando affinché qualunque siano i membri delle crew ai box durante le gare il risultato in termini di sinergia, coordinazione e tempistiche non cambi. E inoltre vuole alzare l'asticella rispetto a quanto fatto lo scorso anno: l'obiettivo per il 2023 è difatti quello di arrivare all'85% di pit-stop sotto i 3 secondi e portare massimo al 4% quelli superiori ai 4 secondi (i numeri durante la stagione 2022 dicono 73% sotto i 3″, 9% quelli sopra i 4″ per una media complessiva che si attestava a 2,9 secondi).
Ed è per questo che, oltre a dover sostenere tre volte alla settimana una specifica preparazione atletica in palestra e a dover seguire una stringente dieta, ogni giorno i 60 meccanici divisi in due gruppi da 30 effettuano due sessioni (una al mattino e una al pomeriggio) da 20 pit-stop ciascuna. Un programma d'allenamento brutale dunque che ha l'obiettivo di arrivare alla prima gara del nuovo Mondiale (in programma in Bahrain nel weekend del 5 marzo 2023) nella massima forma fisica e avendo fatto almeno 1.000 pit-stop di prova. Insieme a questi meccanici ci sono anche sei persone che si stanno specializzando nel ruolo di controllo delle operazioni di pit-stop: saranno coloro i quali dovranno tenere sott'occhio cosa accade in pit-lane al momento del cambio gomme e dare il via libera o eventualmente ritardare l'uscita dalla piazzola di sosta per evitare di incappare in penalità per unsafe release.
Un programma di allenamento molto intensivo che come ha spiegato Diego Ioverno a motorsport.com "oltre che cercare di portare tutti allo stesso livello, ha lo scopo di rendere più flessibili anche le funzioni: e così un… pistolero (addetto alla pistola idraulica, ndr) può allenarsi anche nel sostituire la ruota – ha difatti detto il responsabile dei pit-stop della Ferrari –. Nel 2023 l’intenzione è di migliorare, evitando che in un pit si possa perdere una ruota come è successo l’anno scorso: non era il meccanico ad aver sbagliato dove posizionarsi, ma la chiamata della macchina era arrivata troppo tardi e si era trovato il passaggio ostruito dalla vettura" ha quindi chiosato il capo dei reparti montaggio della scuderia di Maranello lasciando far capire che nel team del Cavallino nulla è stato lasciato al caso in vista del Mondiale di Formula 1 2023.