La verità sul test di Valentino Rossi in Ferrari F1: “Ha fatto rosicare anche Michael Schumacher”
A distanza di vent'anni da quello che sarebbe stato un cambiamento epocale per il motorsport, spuntano dei nuovi retroscena riguardo ai test fatti da Valentino Rossi con la Ferrari con l'intento di passare dalla MotoGP alla Formula 1. A rivelarli recentemente è stato l'ingegner Luigi Mazzola che all'epoca era uno dei tecnici più in vista e autorevoli della scuderia di Maranello guidata dal presidente Luca Cordero di Montezemolo e dal team manager Jean Todt.
Parlando di ciò con cui dovrà fare i conti Charles Leclerc con l'arrivo nella squadra del Cavallino Rampante di un campionissimo dal grande carisma come Lewis Hamilton, lo storico tecnico che per oltre 20 anni ha rivestito ruoli di prim'ordine nel team emiliano ha utilizzato come esempio ciò che avvenne quasi vent'anni prima durante il test di Valencia del febbraio 2006 in cui il ‘Dottore' partecipò da pilota Ferrari insieme alla leggenda Michael Schumacher e al suo compagno di squadra Felipe Massa, e nel farlo ha rivelato alcuni retroscena inediti riguardo a quel periodo e alle effettive possibilità che il centauro di Tavullia passasse effettivamente dalla MotoGP alla Formula 1.
"Io ho già vissuto questa situazione qui. L'ho vissuta quando Valentino Rossi ha fatto tutto il percorso per la Formula 1. Due anni di test non un singolo test – ha infatti detto l'ingegner Mazzola durante un'intervista concessa al sito Fuori Pista riferendosi alla situazione che secondo lui si troverà ad affrontare Charles Leclerc con l'approdo a Maranello di Hamilton –. Ha fatto una decina di test, cioè una vera e propria scuola guida per la Formula 1. E andava forte, per me andava forte. All'inizio no perché chiaramente faceva fatica, ma poi dopo dieci test andava forte. Ovviamente dopo quaranta giri soffriva di problemi al collo.
Però quando poi siamo andati tutti insieme all'ultimo test che abbiamo fatto che serviva per vedere lui in quelle condizioni, a Valencia con tutti gli altri piloti, le attenzioni dei media nei suoi confronti erano impressionanti – ha dunque proseguito l'allora tecnico della scuderia Ferrari –. Era un test di febbraio, quindi un test di inizio stagione, con le macchine nuove, anche se lui ovviamente aveva una macchina vecchia depotenziata a causa di tutti i cambiamenti di regolamento (si era passati al V8 mentre lui aveva ancora il V10), e gira che ti rigira c'erano tutti i fotografi e tutte le televisioni davanti al box di Valentino Rossi. E dall'altra parte c'era Kimi Raikkonen, c'era Fernando Alonso (che quell'anno poi vincerà il Mondiale), c'era Michael (Schumacher, ndr), c'era Felipe Massa, però tutti gli obiettivi erano lì puntati su di lui. È chiaro che questo ha fatto rosicare un po' a tutti" ha quindi chiosato l'ingegner Mazzola rivelando dunque che anche affermati campioni del mondo di F1 che in quel momento erano i più in vista del Circus hanno sofferto il fatto che qualcuno rubasse loro quella scena di cui fin lì erano stati i protagonisti assoluti.
Una situazione molto simile a quella che si trova a vivere ora Charles Leclerc con l'arrivo in Ferrari di Lewis Hamilton: "Ora arriva Hamilton in Ferrari e il buon Leclerc deve pensare che non è più sul piedistallo come lo era fino allo scorso anno. Arriva uno che per il suo atteggiamento, per il suo modo di fare, per i suoi social, per tutto ciò che ha vinto e che è ha un carisma nettamente superiore a lui e che quindi avrà le attenzioni mediatiche tutte riversate su di sé. Leclerc dunque dovrà essere bravo ad accettare e cercare di contrastare quella situazione" ha difatti aggiunto l'ingegner Mazzola spiegando in che modo quanto accaduto durante il test di Valentino Rossi con la Ferrari F1 ai tempi di Michael Schumacher si leghi a quanto sta accadendo in questi giorni all'interno della scuderia di Maranello.