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La verità di Norris sulle sue difficoltà in F1: “Dietro le quinte accadono cose che la gente non vede”

Lando Norris analizza il difficile inizio di stagione in Formula 1 2025, ammettendo di non riuscire a sfruttare appieno la sua McLaren. Dopo un promettente avvio, il britannico si confronta con problemi tecnici e psicologici che lo frenano nella corsa al titolo.
A cura di Michele Mazzeo
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Lando Norris vive un inizio di Mondiale di Formula 1 2025 complicato. Dopo il trionfo nel Gran Premio di Abu Dhabi che aveva chiuso il 2024 e suggellato il titolo costruttori per la McLaren, il britannico era indicato come uno dei principali candidati al titolo piloti. La vittoria all’esordio stagionale in Australia sembrava confermare le aspettative, ma le gare successive hanno mostrato un quadro ben diverso.

Oscar Piastri, compagno di squadra e attuale leader della classifica con tre vittorie su cinque gare, lo ha scavalcato in vetta proprio il successo nell'ultimo round a Jeddah. Norris è ora secondo a 89 punti, con Max Verstappen incollato a -2. Il rendimento altalenante e alcuni errori chiave, come l'incidente nelle qualifiche in Arabia Saudita, hanno minato la fiducia del 25enne inglese, che ha ammesso le sue difficoltà.

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"Non riesco a sfruttare l'auto come vorrei", ha dichiarato Norris intervenendo nel podcast della F1 The Race. "È complicato, c'è molto che accade dietro le quinte di cui le persone non hanno idea e non vedono".

Il problema sembra legato a un feeling non ottimale con la monoposto papaya, che Norris descrive come poco adatta al suo stile di guida. Il risultato è una continua necessità di adattamento e compensazione, che lo espone a rischi e riduce la precisione in pista.

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"Non puoi permetterti di perdere un centesimo, due centesimi o tre centesimi di secondo. Devi spingere al limite, e se vuoi farlo, devi sentire tutto. […] Non appena hai un po' di discrepanza e le cose non reagiscono come pensi dovrebbero […], stai perdendo millesimi o centesimi".

Il confronto diretto con avversari del calibro di Verstappen, Leclerc, Russell e lo stesso Piastri lo obbliga a mantenere un livello di controllo e reattività assoluti. Ma il Norris di inizio 2025, secondo la sua stessa analisi, non è quello chirurgico visto a fine 2024.

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"Non sono in grado di essere così concentrato come lo ero alla fine dell'anno scorso, e quindi, pago il prezzo, sia con alcuni grossi errori sia con alcuni bloccaggi o cose diverse. Non sono in grado di essere preciso come dovrei, e questo mi costa".

Norris affronterà il Gran Premio di Miami con l’obiettivo di rilanciarsi, proprio sul circuito dove lo scorso anno conquistò la sua prima vittoria in carriera. Ma per tornare competitivo a livello costante, dovrà prima riconquistare il controllo totale della sua McLaren, mentre per quel che riguarda lo smorzare l'elevata pressione già qualche piccola soluzione sembra averla trovata a Jeddah.

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