La vecchia intervista di Valentino Rossi su Marquez è impressionante: aveva previsto tutto 5 anni fa
Marc Marquez al GP Portogallo di MotoGP ha vissuto un week-end dai due volti. Dagli applausi per l'eccezionale pole di sabato, alle critiche feroci per l'incidente provocato contro Oliveira. Pioggia di critiche per il sei volte campione del mondo della Honda da parte di colleghi e addetti ai lavori per il suo atteggiamento in pista. Proprio per questo è tornata attuale una famosa intervista di Valentino Rossi risalente a 5 anni fa in cui aveva letteralmente previsto tutto.
Dall'Argentina all'Argentina. Già perché le parole del "Dottore" arrivarono nel 2018 dopo un pirotecnico GP in cui Marquez lo buttò fuori pista rendendosi protagonista di diversi incidenti. Per un curioso caso alle porte c'è proprio l'appuntamento in terra sudamericana, a cui però lo spagnolo non potrà partecipare a causa della frattura scomposta intrarticolare della base del primo metacarpo del pollice, rimediata nell'incidente con annessa operazione. Appuntamento dunque per lui in gara ad Austin dove sconterà un doppio long lap penalty, ovvero il provvedimento inflittogli per quanto accaduto con Oliveira.
Un incidente che ha indignato diversi protagonisti del Mondiale, che dopo il GP Portogallo hanno alzato la voce. A partire dal pilota di casa, che è stato letteralmente e pericolosamente travolto da Marquez, che si è poi scusato pubblicamente. Dopo la gara e il sospiro di sollievo per aver evitato un infortunio serio, Oliveira ha dichiarato a Sky Sport: "Marquez si è lanciato da troppo lontano, era oltre il limite, non c'è altro da dire: ha evitato Martin, ma in questo modo ha centrato me. Problema tecnico alla moto di Marquez? Non credo, perché quando un pilota ha un problema al freno, allora frena prima. Mi sono reso conto soltanto adesso della dinamica dell'incidente, dopo aver guardato il replay. È stato strano. Ho un po' di dolore alla gamba destra, ma non ho niente di rotto, è una notizia abbastanza positiva considerando la botta che ho preso".
Più duro Martin che è stato a sua volta coinvolto nell'incidente, rimediando un infortunio al dito. Il connazionale di Marquez non ha nascosto la rabbia: "Alla fine è sempre la stessa storia. Dopo il grande colpo che mi ha dato, mi ha rotto un dito del piede e ho qualcosa anche alla caviglia. È sempre lui. Io avevo due piloti davanti, non è che posso frenare come se fossi da solo. Se lui è quarto deve gestire quella differenza e frenare un po’ prima. Mi ha girato anche il manubrio ed era difficile guidare con un manubrio storto".
Molto duro anche il CEO Ducati Domenicali: "Quello che è successo è molto grave e serve un’azione decisa e severa da parte della Direzione Gara perché la gara di Jorge Martin l’abbiamo persa per quello che è successo in quell’episodio. Se la tesi di Marquez è che ha sofferto di un problema tecnico allora lo deve dimostrare con una documentazione adeguata, perché altrimenti è troppo comodo dire di aver avuto un problema alla moto". E anche Aleix Espargaro', provato anche dall'incidente occorso al fratello nei test di venerdì: "Siamo noi piloti che dobbiamo rilassarci, quattro piloti in ospedale al primo colpo, non va bene. Giravo più forte di quelli davanti, ma non avevo lo spazio per passare e ho finito nono, non è la fine del mondo. Meglio così che stendere qualcuno".
Nelle ultime ore, ecco allora che è tornata d'attualità la vecchia intervista di Valentino, relativa al 2018. L'ex campione di Tavullia pronunciava parole di fuoco nei confronti di Marquez, con il quale c'è stata un'accesa e storica rivalità. Un intervento quello di Rossi che oggi risulta incredibilmente attuale e che è stata ricordata da tanti tifosi, e anche dalla stampa internazionale, in primis quella portoghese indignata per l'incidente causato con Oliveira.
Queste le sue parole dopo la caduta: "Fortunatamente sto bene, non mi sono fatto niente. Però è una situazione secondo me molto pericolosa. Secondo me la Race Direction deve fare qualcosa perché sennò c’è da farsi male. Marquez non ha mai nessun tipo di rispetto per i suoi avversari, se guardiamo solo la gara di oggi è andato contro 4-5 piloti diversi. Ormai lui ti punta la gamba, ti punta la gamba pieno e sa che se ti prende tra le gambe e la moto lui non cade, e spera che cadi te. Lui corre così. Se tu prendi tutto quello che è successo uno per uno, sono cose che possono succedere durante una gara. Il problema è che Marquez è recidivo, corre così con tutti".
Rossi si lamentò pubblicamente dell'atteggiamento aggressivo in pista di Marquez ammettendo di avere paura del comportamento dello spagnolo: "È venuto su con un matto, ed è venuto a sbattere ad Espargarò, a Rabat, a me che mi ha anche buttato per terra, e poi penso che abbia fatto lo stesso anche con Vinales. Secondo me il problema è che è pericoloso, io ho paura di stare in pista con Marquez. Quando ho letto che c’era avevo paura e non mi sento tutelato dalla direzione perché lui fa quello che gli pare con tutti, ti viene addosso apposta. Con me è entrato nella curva almeno 20 km più forte e mi ha preso tra la moto e la gamba come al solito. Il problema è che non ha rispetto dei suoi avversari e porta la competizione ad un livello pericoloso per tutti. In pista con lui ho paura perché so che mi viene addosso. Poi lui tratta me ancora peggio degli altri, come è successo nel 2015 quando mi ha fatto perdere il Mondiale apposta".
E anche in quell'occasione arrivarono le scuse di Marquez, proprio come ieri. Valentino però non le accettò in quanto le considerò del tutto false: "Non può succedere che lui va a sbattere con sei piloti in un week-end. Una volta può capitare però così lo fai apposta. Mi aspetto che facciano qualcosa perché hanno una grande responsabilità e devono non più farlo comportare così. Se tutti si comportano così alzando livello di competitività va a finire male, dopo cinque gare c’è solo metà della griglia perché tutti si buttano fuori. Lui cosa fa, ti viene a chiedere scusa davanti alle telecamere, come fa PR ma non è sincero perché poi lo rifa uguale".
Insomma chiusura totale: "Se capita una volta e ti scusi ci sta, ma la volta dopo ricapita e poi ancora io le scuse non le accetto. Spero che lui stia lontano da me e non mi guardi più in faccia e glielo dirò anche a lui, per almeno un pizzico di rispetto. Perché la presa per il cu*o che viene a chiedere scusa mi fa ridere. Lui non deve andare a sbattere contro gli altri piloti sempre, fa quello che gli pare".