La triste storia di Alberto Ascari: l’unico pilota italiano campione del mondo in Formula 1
Il nome di Alberto Ascari è scritto a caratteri cubitali nella storia della Formula 1. Il pilota milanese è stato l'unico italiano capace di vincere il titolo di campione del mondo. Ci è riuscito due volte nel 1952 e nel 1953, tempi eroici, in cui c'erano tante stelle, su tutti il mito Fangio. Detiene una sfilza di record, che mostri sacri dell'automobilismo – da Senna a Schumacher – non sono riusciti a battere. Ascari si ricorda anche per i suoi ultimi tragici giorni, vissuti nel maggio del 1955.
Due titoli Mondiali vinti con la Ferrari
13 vittorie, 14 pole position e 17 podi in appena 33 Gran Premi disputati in Formula 1. Numeri strepitosi quelli di Ascari che vinse due titoli Mondiali con la Ferrari, erano il terzo e il quarto campione del mondo della storia. Ascari diede alla Ferrari i suoi primi titoli Mondiali. Guidava bene, era bravo e aveva le corse nel sangue. Non temeva le sfide e dopo aver vinto due titoli con la Ferrari passò alla Lancia, una scelta coraggiosa, forse pure troppo considerati poi i risultati. Il Mondiale del 1955 con la Lancia inizia con un ritiro in Argentina e prosegue in modo incredibile a Montecarlo. Il 22 maggio Ascari scatta dalla prima fila, davanti c'è solo Fangio su Mercedes campione in carica. Il pilota milanese non parte bene e scivola al quarto posto, ma la gara di Monaco è una roulette adesso e figuriamoci oltre sessant'anni fa quando le condizioni erano più difficili, il rischio era maggiore e l'affidabilità era scarsa. Fangio e Moss volano, ma sono fermati da problemi tecnici e al comando finisce Ascari che però non conclude nemmeno un giro al comando.
Quando Ascari finì in mare a Montecarlo
Ascari, a causa di un problema tecnico, capisce che la sua Lancia è incontrollabile e finisce in acqua. Un sommozzatore si tuffa cercando di raggiungerlo, Ascari è lestissimo, esce dalla vettura e velocemente torna a galla. Il pilota finisce in ospedale, fortunatamente è illeso, e da vero pilota è molto rammaricato. Era primo e voleva vincere a Montecarlo.
Il tragico incidente di Monza
Il destino è stato tremendamente beffardo per Ascari che dopo essere uscito dall'ospedale torna a casa, a Milano. Mentre è lì giovedì 26 maggio riceve una telefonata da Villoresi e Castellotti, due piloti di alto livello che sono anche due amici. Lo invitano a testare una Ferrari 750 Sport. Ascari li raggiunge e prima di pranzare con gli amici sale a bordo. Alberto vuole fare solo tre giri, il terzo gli è fatale. La vettura si ribalta, non c'è niente da fare. Ascari la vita la perde tragicamente a Monza, aveva quasi 37 anni. La Lancia decide di lasciare le corse.