La tragica storia della ‘scimmia’ sul sidecar ‘morta due volte’ a distanza di 5 mesi
Questa volta è morto per davvero. Non c'è pericolo che una targhetta piazzata male, un malinteso nella redazione della cartella o addirittura un difetto di comunicazione alimentino l'equivoco. La vicenda è drammatica anche se i risvolti sono tragicomici per l'incredibile (e dolorosa) sequenza di malintesi e il peggioramento del quadro clinico a distanza di cinque mesi dall'incidente.
Il francese Olivier Lavorel era rimasto gravemente ferito durante la gara dei sidecar del Tourist Trophy dell'Isola di Man disputata a giugno scorso. Lui era il passeggero, quello che in gergo viene definito ‘la scimmia' e occupa il posto vicino al conducente: venne coinvolto nella carambola avvenuta sul tratto di pista Ago's Leap, a poco più di un miglio dopo la partenza. L'incidente fu tremendo, a perdere la vita fu il pilota Cesar Chanal: l'impatto si verificò in Gara 1, le conseguenze spinsero gli organizzatori a decretare la sospensione recuperando la prova dopo qualche giorno.
Quel che accadde allora fu surreale e portò i responsabili della corsa a scusarsi con le famiglie. Qualcosa andò storto nella procedura di identificazione e Lavorel venne dichiarato morto e poi di nuovo in vita nel giro di qualche ora. A spirare sul colpo fu il compagno di veicolo mentre lui, che aveva ricevuto i primi soccorsi sul ciglio del tracciato, fu trasferito in un ospedale specializzato a Liverpool. Da allora, da quel 4 giugno, non s'è più ripreso vivendo una lunga agonia nonostante i trattamenti ricevuti in un altro nosocomio in Francia.
La vicenda fu oggetto anche di un'inchiesta: la conclusione fu che non era stato possibile reperire prove sufficienti a spiegare perché entrambi i concorrenti avessero le piastrine invertite. E fu quel dettaglio a generare l'equivoco sulla vera identità del morto. Qualcosa, però, si intuì subito: l'analisi di uno dei caschi recuperati sull'asfalto, la visione del filmato dell'incidente, alimentarono il sospetto sul possibile errore commesso.
A dirimere il dubbio fu l'analisi dei capelli e del gruppo sanguigno, esami che effettuati dopo che i familiari di Chanal s'erano recati in ospedale scoprendo che in realtà il concorrente ricoverato era il passeggero mentre salvare il pilota era stato impossibile.
Dopo cinque mesi è arrivata l'ennesima brutta notizia. La comunicazione porta a sei il numero dei concorrenti che hanno perso la vita durante il TT 2022: le altre vittime sono i piloti Mark Purslow e Davy Morgan e l'equipaggio di Sidecar formato da padre e figlio, Roger e Bradley Stockton.