La surreale protesta Red Bull dopo la gara farsa di Spa: “Ci manca mezzo punto del giro più veloce”
La gara farsa del GP del Belgio continua a far discutere. Mentre la stragrande maggioranza del Circus e degli appassionati chiede una revisione del regolamento affinché ciò che si è verificato a Spa-Francorchamps nell'ultimo round del Mondiale di Formula 1 2021 (partenza ritardata di 3 ore e 17 minuti per poi fare due giri dietro la safety car e dichiarare così conclusa la corsa, omologando quindi la classifica finale con tanto di punti assegnati ai primi dieci classificati) non si verifichi più in futuro, c'è chi invece protesta perché vorrebbe mezzo punto in più.
È il caso della Red Bull che, dopo aver visto assegnare la vittoria al suo pilota Max Verstappen in una gara mai corsa, chiede ora alla FIA che allo stesso olandese venga assegnato anche mezzo punto in più per aver effettuato il giro più veloce della gara (dietro la safety car). A presentare questa surreale richiesta è stato l'advisor della scuderia anglo-austriaca Helmut Marko: "Dobbiamo controllare perché vorremmo aggiungere quel mezzo punto in più" ha infatti detto al sito tedesco Motorsport-Magazin annunciando che presenterà reclamo alla Federazione.
Il paradosso è che a termini di regolamento (quello attualmente vigente) la Red Bull potrebbe avere anche ragione. Avvalendosi dell'articolo 51.14 del regolamento sportivo (che stabilisce che se una gara termina con una bandiera rossa, come avvenuto domenica a Spa, verranno presi in considerazione i risultati del penultimo giro effettuato), infatti la FIA ha omologato come risultati ufficiali del GP del Belgio 2021 quelli registrati al termine della prima tornata nella quale ad effettuare il giro più veloce era stato proprio Max Verstappen con il tempo di 3'27″071.
Inizialmente nessuno si era posto il problema perché era stato Nikita Mazepin, fuori dalla top-10 (a cui quindi non spetterebbe comunque nessun punteggio aggiuntivo), a far segnare il giro più veloce dietro la safety car, ma il russo della Haas lo ha fatto durante la seconda e ultima tornata sul circuito belga (resa nulla dalla decisione di omologare i risultati al termine del primo giro). Adesso però la situazione è diversa, perché Max Verstappen è abbondantemente tra i primi dieci e quindi avrebbe diritto al mezzo punto (un punto dimezzato dato che non si è disputato almeno il 75% dei giri inizialmente previsti).
Per quanto surreale dunque la protesta della Red Bull sembra essere fondata. C'è però un altro dettaglio regolamentare che potrebbe aver spinto la FIA a non assegnare a nessun pilota il mezzo punto aggiuntivo per il giro più veloce. Il regolamento della Formula 1 prevede infatti che il giro più veloce sia fatto in un "giro valido" (cioè completato dall'inizio alla fine) cosa che Verstappen a Spa non ha fatto essendo partito in quel primo giro dalla pit-lane e avendo quindi percorso 6,88 chilometri per giungere al traguardo anziché tutti i 7,004 chilometri dell'intero tracciato di Spa-Francorchamps.