La strategia Ferrari nel GP Francia affonda Sainz: “Non vi capisco”. Ma i calcoli erano giusti
Nel giorno in cui Charles Leclerc sembra aver gettato definitivamente via le chance di riaprire la lotta iridata con Max Verstappen, il grande protagonista in casa Ferrari è Carlos Sainz autore di una magnifica rimonta nel GP di Francia della Formula 1 2022. Lo spagnolo partito 19° a causa della penalità comminatagli per aver montato la quarta power unit stagionale sulla sua F1-75 è riuscito a risalire il gruppo chiudendo 5° alla bandiera a scacchi mettendo a segno alcuni sorpassi spettacolari e il tutto dovendo anche scontare un'ulteriore penalità in gara per unsafe release.
Eppure, nonostante la sua gara sia stata perfetta, durante i 53 giri della corsa del Paul Ricard ci sono stati momenti di tensione tra lo spagnolo e il muretto della Ferrari. Dopo l'attimo di nervosismo nel momento in cui il team ha aperto le comunicazioni radio proprio mentre il 27enne madrileno stava lottando ruota a ruota con Sergio Perez e non aveva ancora completato quello che sarà, senza ombra di dubbio, il sorpasso più bello dell'intera gara (con Sainz che ha risposto urlando "Non ora! Non ora!"), l'episodio che ha creato un po' di attrito tra il pilota e la squadra di Maranello è stato il secondo e ultimo pit-stop a dieci giri dal termine.
Al 43° giro infatti, dopo essersi liberato del messicano, era in terza posizione ma doveva ancora scontare la penalità di cinque secondi precedentemente comminatagli dai commissari FIA per quanto avvenuto durante la prima sosta in regime di safety car. L'alfiere del Cavallino girava però su gomme medie vecchie di 25 tornate su una pista in cui, complice le altissime temperature, gli pneumatici a mescola media hanno una durata che va dai 13 ai massimo 20 giri (come evidenziato anche dal fornitore ufficiale Pirelli). A quel punto la Ferrari, impaurita da una possibile esplosione delle gomme o comunque di un drastico calo di prestazione, ha deciso di richiamare ai box Sainz per montare un nuovo set di gomme medie facendo così rientrare in pista il madrileno in nona posizione a 10 giri dal termine.
Una decisione che però lo spagnolo, convinto di riuscire a terminare la gara con le gomme vecchie e magari lottare per il podio prendendo un vantaggio di oltre cinque secondi su Perez e Russell annullando così la penalità per l'unsafe release, non ha assolutamente digerito. Mentre, sorpasso dopo sorpasso, risaliva fino alla quinta posizione il pilota in radio ha sfogato più volte il suo disappunto per la strategia decisa dal muretto: "Non riesco a capire perché ci siamo fermati" ha difatti detto il madrileno che ha poi polemizzato per tutti i dieci giri conclusivi. Polemica che è andata avanti anche nel team radio finale dopo la bandiera a scacchi del GP di Francia quando il suo ingegnere di pista gli ha spiegato il perché di quella scelta: "Ti abbiamo fermato perché pensavamo che quelle gomme non sarebbero arrivate alla fine" sono state infatti le parole di Riccardo Adami alle quali Carlos Sainz ha risposto con un "Sì, però non avevamo nulla da perdere" che non lascia dubbi sul fatto che non fosse per nulla convinto della strategia adottata dalla Ferrari.
Posizione che Sainz ha ribadito anche nelle interviste post-gara in cui ha continuato a mostrare il proprio disaccordo con quanto deciso dal muretto al 43° giro del GP di Francia: "I numeri dicevano che le gomme non arrivavano alla fine, ma io sono il pilota e volevo giocarmela. È normale ci sia un po' di discussione, ecco perché insisto" ha difatti detto lo spagnolo della Ferrari ai microfoni di Sky dopo la gara sul circuito del Paul Ricard che lo ha visto terminare in quinta posizione dopo una grande rimonta dal 19° posto.