La strana impresa dell’ingegnere Aston Martin: corre la maratona con la divisa da pilota F1
Non è passato inosservato l'uomo in tenuta da pilota di Formula 1 che ha corso l'intera Maratona di Londra con tanto di casco e guanti. Una vera e propria impresa dato che, nonostante l'abbigliamento poco indicato per correre a piedi, l'uomo in questione non solo è riuscito a percorrere tutti i 42,195 km di gara ma è anche riuscito a farlo con un tempo inferiore alle 4 ore, esattamente 3 ore e 58 minuti.
Ovviamente è venuto spontaneo chiedersi chi fosse l'uomo vestito con la divisa da gara di Lance Stroll dell'Aston Martin. E a dare la risposta ci ha pensato proprio la stessa scuderia britannica di Formula 1: l'eroe è George Crawford, ingegnere deputato allo sviluppo dei software nel team F1 di proprietà del magnate Lawrence Stroll. L'impresa, valsa anche l'ingresso nel Guinness World Record come l’uomo più veloce di sempre ad aver completato una maratona indossando una divisa completa da gara, è stata infatti celebrata dalla squadra con sede a Silverstone che sui propri profili social ha scritto: "Saluta il nuovo titolare del Guinnes World Record, George! Preparato con l'attrezzatura da corsa di Lance Stroll, lo sviluppatore di software dell'Aston Martin F1, George Crawford, ha completato la Maratona di Londra. Congratulazioni enormi a George e un grande ringraziamento a tutti coloro che lo hanno supportato" si legge infatti nel post pubblicato dal team britannico.
Ma qual è il motivo che ha spinto l'ingegnere dell'Aston Martin a compiere questa impresa? La risposta è semplice: la beneficenza. L'idea stravagante è nata infatti dalla necessità di raccogliere fondi per il progetto ‘Mind', un'associazione che si occupa della cura delle malattie mentali. Oltre ai soldi incassati per aver battuto il precedente record, infatti, George Crawford è riuscito a racimolare donazioni per una cifra vicina ai 6mila euro. Al termine della maratona, dopo aver festeggiato l'impresa imitando lo ‘shoey' di Daniel Ricciardo, il britannico ha spiegato la nobile motivazione dietro a quella che era sembrata essere una stravagante impresa:
"Negli ultimi diciotto mesi la pandemia ha stravolto le nostre vite – ha infatti detto l'ingegner Crawford a riguardo –. Tantissima gente si è trovata a fare i conti con gli effetti dell'incremento dello stress, delle preoccupazioni e in generale del peggioramento delle condizioni di vita, riguardanti se stessi, familiari e amici. In questi tempi duri – ha poi aggiunto il britannico del team Aston Martin –, le persone affette da problemi mentali hanno dovuto affrontare sfide ancora più impegnative del solito, che il personale di Mind ha trattato incrementando la qualità dell’assistenza nei loro confronti. E – ha infine concluso il nuovo detentore del Guinness World Record – ora è il momento di restituire quanto abbiamo ricevuto".