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La spiegazione di Binotto: “Oggi la Ferrari non funzionava”. Leclerc lo smentisce dopo 5 minuti

Secondo il team principal della Ferrari Mattia Binotto la debacle del Cavallino nel GP d’Ungheria della Formula 1 2022 è stata causata da una macchina non performante e non dalla disastrosa strategia impostata dal muretto. Il suo pilota Charles Leclerc però cinque minuti dopo lo smentisce pubblicamente in diretta TV.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP d'Ungheria della Formula 1 2022 è ormai finito in archivio con la vittoria di Max Verstappen (che prima della sosta estiva mette una seria ipoteca sul titolo mondiale) e le Mercedes di Hamilton e Russell nuovamente sul podio come avvenuto una settimana prima a Le Castellet. A tenere banco però nel paddock F1 è la disastrosa strategia messa in atto dalla Ferrari che ha compromesso la gara di Charles Leclerc, sesto alla bandiera a scacchi dopo esser stato in testa alla corsa per diversi giri. Strategia sulla quale anche gli avversari hanno ironizzato al termine del GP.

La scelta di montare la gomma dura nel secondo pit-stop, andando contro il consiglio di Pirelli e gli inquietanti dati raccolti dall'Alpine che le aveva montate nello stint precedente, è stato senza ombra di dubbio il punto di svolta in negativo per il monegasco che con gli pneumatici hard si è visto sverniciare per ben due volte dalla Red Bull di Verstappen (che si è potuto permettere anche un testacoda dopo il primo sorpasso) e dalla Mercedes di George Russell. Il tentativo di correre ai ripari con un terzo pit-stop per montare gomme soft ha infine estromesso il monegasco dalla top-5 con anche Hamilton, Sainz e Perez che ne hanno approfittato per sopravanzarlo.

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Eppure, secondo il team principal della Ferrari Mattia Binotto, il problema della debacle del Cavallino all'Hungaroring non è stata la strategia, bensì una F1-75 insolitamente non performante: "Ci aspettavamo tutti un risultato diverso, il problema non è stata la strategia ma la macchina che non è andata – ha infatti detto il responsabile della scuderia di Maranello ai microfoni di Sky al termine del GP d'Ungheria –. Sainz ha fatto la stessa strategia di Hamilton e lui ha chiuso secondo. Se oggi la macchina ci fosse stata non saremmo qui a parlare di strategia, oggi è mancato tutto".

Incalzato dagli intervistatori con nuove domande sulla strategia uno stizzito Binotto ha quindi ribadito più volte la sua tesi sul fatto che la pecca odierna della Ferrari fosse il passo gara indipendentemente dalla mescola delle gomme montate sulle vetture: "Oggi, nelle condizioni nelle quali si è corso, la macchina non ha funzionato, non avevamo il passo gara. La strategia la dovremo valutare, non dico che sia stata la migliore possibile, ma non è stata il problema. Non avevamo il passo, né di Red Bull, né di Mercedes" ha infatti chiosato il team principal del Cavallino infastidito dalle tante domande riguardo le scelte fatte dal muretto in questo 13° round del Mondiale di Formula 1 2022.

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Una linea coerente dunque da parte di Mattia Binotto e della Ferrari se non fosse che neanche cinque minuti più tardi, il suo pilota Charles Leclerc, che già durante la gara magiara aveva mostrato in radio il suo disappunto per la decisione di montare gomme hard, lo ha smentito pubblicamente in diretta TV facendo un'analisi della corsa diametralmente opposta a quella fatta dal team principal soprattutto per quel che riguarda la performance in termini di passo della sua F1-75 nel corso del GP d'Ungheria:

"Non sono contento. Il primo stint è andato bene, la vettura aveva un buon passo e con le medie la macchina andava davvero bene – ha infatti detto il monegasco smentendo di fatto quanto affermato pochi minuti prima dal suo team principal –. Anche il secondo stint è stato molto buono ed avevo fiducia nell'auto. Ho anche chiesto di prolungare lo stint, ma alla fine abbiamo preso una decisione diversa ed abbiamo montato le hard – ha poi proseguito incentrando il problema sulla strategia adottata dal muretto Ferrari –. Lì abbiamo perso tantissimo tempo. Dovrò parlare col team per migliorare. Non era impossibile evitare le hard, ma non voglio entrare nei dettagli con la stampa. Sicuramente – ha infine concluso il 24enne di Monte Carlo – ci saranno delle discussioni perché dobbiamo migliorare".

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