La sfortuna perseguita Petrucci alla Dakar: “Non capisco perché succede solo a me”
La sfortuna continua a perseguitare l'ex pilota della MotoGP Danilo Petrucci nella sua prima avventura alla Dakar. Anche nella nona tappa il 31enne ternano è stato tra i grandi protagonisti prima che un imprevisto gli facesse perdere terreno dai primi costringendolo a chiudere al 18° posto.
Come già accaduto nella seconda e nella sesta tappa anche questa volta tra Petrux e l'impresa ci si è messa di mezzo la sfortuna: dopo esser passato al primo waypoint con il terzo tempo assoluto e guidato bene senza commettere alcun errore negli ultimi chilometri prima dell'arrivo alcuni problemi elettrici alla sua KTM lo hanno rallentato facendolo fermare diverse volte per poi giungere alla conclusione con 8'42" di ritardo dal vincitore di tappa, vale a dire il cileno José Ignacio Cornejo Florimo.
Dopo le tante disavventure vissute in questa sua prima esperienza nel rally raid più pericoloso al mondo nel deserto dell'Arabia Saudita in cui comunque si è tolto anche qualche soddisfazione (è stato il primo motociclista passato dalla pista all'off road a vincere una tappa alla Dakar), al termine della nona tappa, dopo l'ennesimo imprevisto avverso, anche il placido Petrucci ha sbottato lasciandosi andare ad uno sfogo:
"Come al solito abbiamo avuto problemi elettrici. Mi sono dovuto fermare diverse volte. Peccato, perché ho guidato bene e non ho commesso alcun errore di navigazione – ha infatti detto Danilo Petrucci al termine della settima tappa ai microfoni di Moto.it –. Però, ancora una volta, non capisco perché si fermi solo la mia di moto. Sinceramente è un po' imbarazzante – ha quindi aggiunto il ternano seccato per l'ennesima tappa di questa Dakar 2021 compromessa da problemi alla sua KTM –. Alla fine non sono qui per fare classifica e comunque mi sono divertito oggi, peccato per il risultato perché comunque non fa piacere".