La resa di Marquez: “Ci ho provato, ma ho capito che non posso correre in gara”
Ha lavorato sodo durante le ultime ore, ha sperato nel miracolo fino all'ultimo, ma alla fine si è dovuto arrendere al forte dolore al braccio destro: operato appena quattro giorni fa, dopo la caduta nel primo gran premio stagionale. Marc Marquez non sarà dunque in pista per il secondo appuntamento di Jerez de la Frontera. Un'assenza che, per gli altri piloti, è una grande occasione da sfruttare.
"Ci ho provato, quando hai la passione per qualcosa ci devi provare, questa è la mia mentalità – ha dichiarato il campione del mondo in un'intervista concessa a Sky – Quando mi hanno operato, sono rimasto realista e ho provato a capire come stava il mio corpo. Quando ho iniziato a muovere il braccio, ho provato a fare delle flessioni e ho detto alla Honda che avrei voluto provarci, Oggi però ho capito che non posso correre in gara".
La rinuncia del campione del mondo
Lo spagnolo della Honda, sceso in pista per prendere parte alle terze e quarte libere, ha scaldato la sua moto per alcuni giri della Q1 prima di fermarsi ai box, spegnere il motore e rinunciare ufficialmente alle qualifiche: "L'obiettivo era fare più del 100%, volevo capire dove poteva arrivare il mio corpo. Io sono ottimista, per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Ho detto alla Honda che sarei andato a Jerez per provarci, adesso posso dormire tranquillo perché so di averci provato".
"Abbiamo deciso con la Honda di provare a correre oggi, i tempi sembravano buoni, ma quando ho iniziato le qualifiche ho avuto una strana sensazione al braccio, come se avessi il braccio morto – ha concluso Marc Marquez – A quel punto ho deciso di fermarmi. Ringrazio i medici e tutta la gente che mi ha sostenuto. La rimonta nel GP di Spagna? Ero contento sulla moto, mi stavo divertendo tantissimo. Io mi diverto così, è con questa mentalità che ho vinto i Mondiali. Poi mi sono rilassato un po' e sono caduto, imparerò dall'errore".