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La Red Bull vince sempre, ma c’è una lotta di potere tra Horner e Marko: “Sarò io a decidere”

Una stagione incredibile per la Red Bull, che però al suo interno non vive un periodo straordinario. Helmut Marko ha risposto alle voci che lo danno fuori dal team: “Io deciderò quando mi fermo”.
A cura di Alessio Morra
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Se si pensa alla Red Bull naturalmente subito viene alla mente Max Verstappen, tre volte campione del mondo e dominatore assoluto del Mondiale di Formula 1 2023. Ma poi vengono alla mente tre figure, una dietro l'altra. I cardini del team: Adrian Newey, il progettista geniale, Chris Horner, il team principal, e il dottor Marko, il consulente nonché scopritore di Max. Una triade che ha creato un team formidabile che è favoritissimo anche nelle prossime stagioni. Ma all'interno del team ci sarebbe una lotta intestina tra Horner e Marko, che ha smentito con forza la possibilità del suo addio.

Helmut Marko è un uomo che quando si esprime lo fa senza fronzoli, a volte non ha proprio limiti, ed ha il pregio di essere sincero, e nelle ultime ore ha risposto ad alcune voci diffuse dall'emittente brasiliana ‘Globo' sulla lotta di potere all'interno del team e in particolare tra Horner e Marko, che è stato il braccio destro di Mateschitz, mister Red Bull, venuto a mancare un anno fa dopo una malattia.

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L'ottantunenne consigliere ha smentito l'addio e ha mandato un messaggio a Horner, nell'intervista a OE24: "Come spiegare le tanti voci sul mio futuro? Non ne ho idea. Questa settimana non ci sarà alcun vertice. Ho un contratto fino alla fine del prossimo anno. Quando e come mi fermerò lo decido io, non ad esempio il signor Horner".

La stilettata vera e propria l'ex pilota a Horner l'ha rifilata quando ha dichiarato: "A causa della nuova organizzazione è cambiato tutto. La gente sta cercando di ridefinire i propri poteri". Considerato il circolo ristretto della Red Bull è facile pensare che la missiva sia per il team principal britannico.

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Marko, che ha recentemente ricevuto il premio Gerhard Hirschmann nella città di Graz con questa motivazione: "Un pensatore critico e litigioso, un anticonformista che ha la sua testa e difende le sue convinzioni".

L'austriaco ha anche parlato del futuro di Tsunoda, che sarebbe nelle miri dell'Aston Martin, e del Checo Perez, che per ora il posto non lo rischia: "Il rinnovo di Yuki solo fino al 2024? Queste sono solo speculazioni. Proprio come quelle su Perez. Non c’è nessun ultimatum per Perez. Penso che stiamo vincendo troppo: vengono messe in giro cose incredibili. Andrebbe apprezzata molto di più la prestazione di Max Verstappen, che è straordinaria". 

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