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La Red Bull sfotte la Mercedes, Bottas a Sochi ‘alleato’ di Verstappen: “Valtteri, è Max”

Dopo il GP di Russia la Red Bull prende in giro la Mercedes per la poca resistenza opposta da Bottas al momento del sorpasso di Verstappen. La scuderia austriaca fa il verso al team tedesco:”Valtteri, It’s Max” ricordando il celebre ordine di scuderia della gara di Sochi del 2018 che favorì Lewis Hamilton.
A cura di Michele Mazzeo
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Week end di pausa per la Formula 1 che dopo Sochi ripartirà da Istanbul nel prossimo fine settimana ma la battaglia tra Red Bull e Mercedes non si ferma. La guerra psicologica tra i due team che si giocano il Mondiale costruttori e quello piloti (con la serrata lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton) prosegue anche fuori dalla pista. Il terreno dello scontro questa volta sono i social network con la Red Bull che prende in giro i rivali facendo leva su quanto accaduto nell'ultimo GP di Russia.

Sul profilo Twitter ufficiale della scuderia austriaca infatti è stato pubblicato il video dell'agevole sorpasso di Max Verstappen nei confronti del pilota Mercedes Valtteri Bottas che a Sochi partendo anche lui dalle retrovie aveva il compito di frenare l'incedere dell'olandese e frenarne la possibile rimonta. La didascalia utilizzata a corredo non lascia spazio a dubbi: "Valtteri, it’s Max" [Valtteri, è Max] sono infatti le parole utilizzate dalla Red Bull per far notare la poca resistenza opposta dal pilota finlandese nel momento in cui è stato attaccato da Verstappen.

Lo sfottò nei confronti della Mercedes è evidente. La Red Bull fa infatti riferimento ad un episodio avvenuto nel GP di Russia del 2018 quando con un ordine di scuderia fu detto a Bottas di lasciar passare il compagno di squadra Lewis Hamilton. In quel caso le parole utilizzate dal muretto della squadra tedesca guidata da Toto Wolff furono: "Valtteri, it’s James". Il team radio fece molto scalpore all'epoca e nessuno lo ha dimenticato. Nessuno compreso i rivali della Red Bull che tre anni più tardi lo hanno utilizzato per prendere in giro la squadra della casa di Stoccarda e evidenziare come quello che doveva essere un arcigno avversario a Sochi si è invece trasformato in un inaspettato ‘alleato'.

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