La Red Bull prende in giro Hamilton: “Infortunio? Ma se era a New York con un vestito ridicolo”
Alla vigilia del GP di Russia a tenere banco nel paddock della Formula 1 è ancora l'incidente di Monza tra i due contendenti al titolo iridato Max Verstappen e Lewis Hamilton. L'olandese, giudicato responsabile dello scontro, dovrà scontare una penalità di tre posizioni nella griglia di partenza a Sochi (ma potrebbe anche decidere di montare la quarta power unit stagionale ed esser costretto quindi a partire dal fondo della griglia) con il britannico che, dopo essersi ripreso dai dolori al collo accusati dopo l'impatto sul circuito italiano, avrà dunque una grande chance per ricucire il gap in classifica all'attuale leader del Mondiale.
A far scaldare ancora di più gli animi tra Mercedes e Red Bull la polemica nata proprio in seguito all'infortunio lamentato dal sette volte campione del mondo dopo l'incidente nel GP d'Italia. Dopo gli aggiornamenti sulle condizioni fisiche del britannico (che si è sottoposto ad una visita specialistica per i dolori al collo), la scuderia austriaca ha accusato la squadra rivale di aver artatamente orchestrato tutto, accusando Lewis Hamilton di aver fatto "teatro" nonostante sia stato salvato dall'Halo con la posteriore destra della RB16B che ha comunque premuto sulla testa dell'inglese.
A rincarare la dose poi ci ha pensato il consigliere capo della Red Bull, Helmut Marko che è tornato sull'argomento spiegando che, a suo parere, il volo che il giorno dopo la gara ha portato Lewis Hamilton dall'Italia a New York sarebbe la prova che l'infortunio, se c'è stato, non è poi così grave come annunciato invece da Mercedes: "Se ti fai un volo di sette ore con un infortunio al collo dopo un incidente del genere, probabilmente non è così grave" ha detto infatti l'austriaco ai microfoni dell'emittente tedesca RTL.
Lo stesso Marko ha poi proseguito nella sua spiegazione prendendo anche in giro Lewis Hamilton per l'abito indossato nell'evento a cui ha partecipato a New York il giorno dopo l'incidente di Monza con Verstappen: "Evidentemente l'incidente non ha messo a rischio la sua vita. Se avesse avuto davvero un forte dolore al collo o qualche problema, non sarebbe andato a New York il giorno dopo indossando il vestito ridicolo con cui è apparso" le parole del capo consigliere della Red Bull.
Proseguendo Helmut Marko ha poi anche respinto le accuse fatte da Toto Wolff rivolte all'indirizzo di Max Verstappen reo, secondo il team principal della Mercedes, di aver procurato intenzionalmente l'incidente per non permettere a Hamilton di recuperare il gap in classifica: "La decisione presa dai commissari parla chiaro, la sanzione è solo per una gara. Dunque non è stato premeditato".