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La Red Bull non ha più paura del super motore di Hamilton: “I controlli FIA hanno fatto effetto”

Secondo la Red Bull i test effettuati dalla FIA in Qatar sull’ala posteriore della vettura di Lewis Hamilton hanno convinto la Mercedes a eliminare la soluzione utilizzata in Brasile perdendo così l’incredibile vantaggio di velocità rispetto alle vetture di Verstappen e Perez in vista delle ultime due gare della stagione a Jeddah e Abu Dhabi dove si deciderà la lotta iridata del Mondiale di Formula 1 2021.
A cura di Michele Mazzeo
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La vibrante lotta al vertice della Formula 1 tra Red Bull e Mercedes si appresta a vivere il penultimo atto sul nuovo circuito cittadino di Jeddah dove dal 3 al 5 dicembre andrà in scena il GP dell'Arabia Saudita. Max Verstappen, forte dei suoi otto punti di vantaggio in classifica, avrà la prima chance per conquistare matematicamente il titolo, ma dopo quanto visto nelle ultime due gare, in particolar modo in Brasile, con la W12 di Lewis Hamilton tornata ad essere nettamente superiore alle altre vetture in pista dopo aver montato il quarto motore endotermico stagionale, dopo la vittoria nel GP del Qatar le probabilità di un clamoroso sorpasso in volata del britannico sembrano essersi decisamente alzate.

Il velocissimo circuito di Jeddah, stando alle previsioni, dovrebbe favorire più la Mercedes che la Red Bull e con il potente motore della casa della Stella con mappatura spinta che ha permesso a Hamilton di effettuare l'incredibile rimonta di Interlagos montato sia sulla vettura del sette volte campione del mondo che del suo compagno di squadra Valtteri Bottas, le difficoltà per la squadra austriaca e per Max Verstappen dovrebbero aumentare. E inizialmente ciò aveva spaventato il team di Milton Keynes che, spiazzato dall'incredibile velocità in rettilineo mostrata dalla W12 numero #44, dopo il GP del Brasile ha accusato più volte i rivali di infrangere le regole.

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Dati i dubbi sollevati dalla Red Bull soprattutto per quanto riguarda il movimento dell'ala posteriore della Mercedes di Hamilton, nel corso del fine settimana in Qatar la FIA ha effettuato alcuni controlli sulla vettura del sette volte campione del mondo concentrandosi in particolar modo sul retrotreno della monoposto. I commissari non hanno riscontrato alcuna irregolarità nell'ala posteriore e quindi i controlli sono stati completamente superati dalla Mercedes che ha poi sottolineato come quella utilizzata a Losail sia la stessa ala posteriore utilizzata precedentemente in Brasile. Stando a ciò sui rettilinei di Jeddah, montando lo stesso motore di Interlagos con lo stesso set-up, il 36enne di Stevenage (ed eventualmente anche Bottas) dovrebbero tornare ad essere più veloce dei rivali per i titoli piloti e costruttori di oltre 20 km/h.

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Di tutt'altra idea è però il team principal della Red Bull Christian Horner che si è detto convinto del fatto che i controlli della FIA, pur non avendo riscontrato nulla di irregolare, abbiano costretto la Mercedes a fare marcia indietro per non incorrere in penalità e perdere dunque quell'enorme vantaggio di velocità visto in Brasile: "Penso che quella che abbiamo visto nelle ultime gare è una velocità anormale in rettilineo – ha detto infatti Horner riferendosi alla W12 di Lewis Hamilton –. Toto (Wolff, ndr) si è preoccupato di sottolineare che in Qatar ci sono stati dei guadagni di velocità in rettilineo da parte nostra, ma in realtà noi non abbiamo cambiato nulla – ha poi aggiunto il numero uno del muretto Red Bull –. Per noi però è molto incoraggiante che quella di Losail sia stata la prima gara da Silverstone in cui siamo stati in grado di eguagliare la loro velocità in rettilineo e il loro aumento esponenziale nelle gare. Sono contento di vedere che ci sono dei controlli – ha infine concluso il 48enne britannico –. E sono fiducioso che i test che sono stati introdotti abbiano fatto passare la voglia di cercare di aggirare il regolamento".

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