La Red Bull mortifica la Ferrari in tutto: strepitoso record nel cambio gomme nel GP d’Ungheria
Red Bull e Ferrari arrivano alla pausa estiva del calendario di Formula 1 con stati d'animo molto diversi, figli dell'esito opposto dell'ultimo GP di Ungheria, dove la scuderia austriaca ha trionfato con Verstappen – che partiva decimo in griglia – mentre la casa di Maranello ha commesso gli ennesimi errori di strategia oltre a palesare una vettura meno performante rispetto alla settimana prima in Francia. La classifica del Mondiale piloti ora è impietosa, con Verstappen che ha ben 80 punti di vantaggio su Leclerc, mentre sono quasi 100 quelli nella graduatoria costruttori.
Nessuna voglia di fare processi in casa Ferrari, nessuna testa destinata a saltare nell'immediato, ma sicuramente alcune riflessioni da fare per cercare di comportarsi meglio nella seconda parte di stagione, a partire dal GP del Belgio in programma a Spa-Francorchamps il 28 agosto. Sperare di ricucire il gap dalla Red Bull continuando a commettere errori sia al muretto che al volante è un'illusione, anche perché di fronte c'è qualcuno che invece non ne commette mai. Non fuori dalla pista, col team principal Christian Horner e la fredda stratega Hannah Schmitz che non sbagliano un colpo, né sui circuiti, con Verstappen che quest'anno ancora deve mostrare una singola sbavatura, a parte l'ininfluente testacoda dell'Hungaroring.
Ed anche nei pit stop i meccanici della scuderia di Milton Keynes sono assolutamente fenomenali, con tempi sistematicamente inferiori a quelli della Ferrari. Differenze di decimi, talora anche di secondi, che possono significare uscire davanti o dietro gli avversari in corse tirate. La bravura della Red Bull al cambio gomme ha toccato il suo apice in Ungheria, dove la squadra ha fatto registrare il pit stop più veloce di questa stagione, celebrato dalla stessa casa austriaca con un video sui social.
La sosta della vettura di Sergio Perez dura appena 2"19, un tempo incredibilmente breve considerando le nuove regole che sono state introdotte lo scorso anno sul cambio gomme. In precedenza la Red Bull aveva tempi di pit stop di gran lunga migliori rispetto a qualsiasi altra scuderia, avendo effettuato cinque cambi gomme inferiori ai due secondi nella prima metà della stagione 2021. Tuttavia le modifiche alle regole fatte a metà anno, che cercavano di ridurre il numero di errori causati da pit stop andati male per cause come ruote non strette bene, hanno intaccato la superiorità della Red Bull.
Dal GP del Belgio dello scorso anno alcune azioni della sosta ai box non possono più essere fatte più velocemente della soglia di 0,15 secondi, mentre il tempo minimo tra le pistole delle ruote che vengono rilasciate dopo aver avvitato il dado e il semaforo del pit stop che diventa verde è adesso di 0,2 secondi. Dopo aver inizialmente accusato i cambiamenti, la scuderia austriaca ci ha messo poco a recuperare il terreno perso, velocizzando sempre di più i propri cambi gomme fino allo strepitoso record di 2 secondi e 19 centesimi realizzato in Ungheria. Se la Ferrari ambisce a diventare campione del mondo interrompendo il suo lungo digiuno, non può tralasciare nessun campo dove è necessario migliorare, inclusi i pit stop, dove i piloti della Rossa perdono sistematicamente tempo rispetto agli avversari.