La reazione non vista di Leclerc all’errore: si barrica nel motorhome e se la prende con se stesso
In quella nuova di fumo che avvolge la sua Ferrari, incastrata nelle barriere che delimitano la pista del Paul Ricard, ci sono le speranze di rimonta nel Mondiale piloti e tanti pensieri contrastanti. Charles Leclerc ci ha messo un po' per mettere in ordine le idee dopo l'incidente che gli è costato il ritiro nel GP di Francia e uno zero pesantissimo ai fini della classifica piloti. L'urlo rabbioso lanciato via radio è solo la reazione istintiva a quanto appena successo, quella innescata dall'adrenalina che pompa forte. "Non sapevo fosse accesa la radio, avrei voluto tenerlo per me", racconterà più tardi il pilota monegasco.
Più tardi, sì, perché Leclerc impiegherà più tempo del solito prima di presentarsi davanti ai microfoni delle TV per analizzare il suo errore. Charles ha bisogno di metabolizzare quanto successo. Nei primi istanti dall'incidente la rabbia è tanta. Lo porta anche ad ipotizzare un nuovo malfunzionamento dell'acceleratore, come era già successo in Austria. Un problema tecnico di cui non si ha riscontro sin dai primi minuti successivi al ritiro: i dati della telemetria sono impietosi e parlano di un errore umano. Ne è consapevole, dopo alcuni istanti di riflessione, lo stesso Leclerc, che già uscendo dall'abitacolo sembra imprecare contro se stesso: urla e getta via i guanti tra gli applausi scroscianti del pubblico sugli spalti.
Di rientro nel paddock, Leclerc si prende il tempo necessario per smaltire rabbia e delusione. Passano diversi minuti senza che dall'interno arrivino segnali agli inviati delle TV che lo attendono per le interviste di rito. Nel silenzio del motorhome Ferrari il pilota numero 16 ripensa all'errore, ripercorre ogni singola mossa fatta, stabilisce responsabilità e colpe. E se le attribuisce in toto. Solo dopo aver sbollito la tensione – e una cospicua attesa da parte dei giornalisti presenti – Leclerc esce e dà la sua versione dei fatti.
"Non si è trattato di un problema meccanico, è stato solo un mio errore – spiega subito a scanso di equivoci –. È estremamente frustrante. Sento che sono probabilmente al livello più alto della mia carriera dall'inizio della stagione, ma non ha senso performare a questo livello se continuo a fare certi errori".
Il mea culpa di Leclerc è totale e sincero: "Penso che in questo momento manchino 32 punti in totale a causa dei miei errori. A Imola 7 e oggi 25, perché essendo veloci credo che avremmo vinto. A fine anno faremo i conti e se mancheranno 32 punti per vincere il Mondiale allora sarà stata colpa mia e non mi sarò meritato il campionato. Se voglio essere un campione del mondo dovrò essere al top nella seconda metà del campionato". Si può essere campioni anche nel momento della sconfitta. E Leclerc lo è stato.