La reazione di Marc Marquez dopo aver guidato una Ducati per la prima volta: non servono parole
Oggi la MotoGP chiude ufficialmente i battenti con i test di Valencia in vista del Mondiale 2024. Inevitabilmente il protagonista più atteso non era il fresco campione del mondo Pecco Bagnaia, bensì l'otto volte iridato Marc Marquez al debutto in sella alla Ducati del Team Gresini.
Dopo aver dominato con la Honda, reduce da tre anni che tra infortuni, operazioni e moto non prestazionali, il 30enne di Cervera ha infatti deciso di azzardare il passaggio ad un team indipendente pur di tornare a correre con quella che attualmente è, senza dubbi, la miglior moto della griglia per potersi confrontare ad armi quasi pari (lui avrà una GP23 mentre Bagnaia, Bastianini, Martin e Morbidelli, avranno a disposizione la GP24 evoluta) con coloro che nella stagione hanno lottato per le singole vittorie e per il titolo iridato.
Inevitabile quindi la grande attesa per questi test della MotoGP a Valencia nei quali, per la prima volta, Marc Marquez ha potuto guidare la Ducati in pista. Da un lato ad incuriosire sono le prestazioni che riesce a fornire nel suo primo giorno in sella alla Desmosedici, dall'altro il suo feeling con la nuova moto mai testata in precedenza.
Non potendo rilasciare dichiarazioni riguardo al Team Gresini per motivi contrattuali (la Honda ha infatti permesso al suo ex pilota di effettuare questo test con quello che sarà la sua nuova squadra nel 2024, ma ha chiesto che non parli pubblicamente da alfiere della compagine faentina fino a fine anno), ci si affida ai tempi fatti durante queste 7 ore di test per cercare le prime risposte riguardo al feeling tra Marc Marquez e la sua nuova moto. E, a tal proposito, il fatto che con il suo 1:30.222 sia stato il pilota più veloce in pista al mattino tra coloro che correvano su Ducati, dietro soltanto all'Aprilia di Vinales che su questo tracciato, solo tre giorni prima, aveva conquistato la pole position del GP conclusivo della MotoGP 2023 stabilendo il nuovo record della pista, di certo non può che essere accolto come un segnale molto positivo.
Tempo poi migliorato nel pomeriggio quando nel suo giro migliore sul tracciato del Ricardo Tormo ha fermato il cronometro sull'1:29.424 che gli ha permesso di chiudere l'intera sessione di test al quarto posto assoluto alle spalle di Maverick Vinales (1:29.253) che conferma ancora una volta il suo grande feeling con la pista di Valencia, dell'alfiere della KTM Brad Binder (1:29.281) e di Marco Bezzecchi (1:29.346), unica Ducati a finirgli davanti nella classifica dei tempi finali di questi test della MotoGP a Valencia.
Tutti dietro invece gli altri piloti in sella ad una Desmosedici dato che il fratello Alex (1:29.638) ha terminato col sesto crono alle spalle anche dell'Aprilia di Raul Fernandez (1:29.516), il nuovo arrivato nel team VR46 Fabio Di Giannantonio ha chiuso settimo precedendo entrambi gli alfieri del team Factory della casa di Borgo Panigale Enea Bastianini (8° con il suo 1:29.796) e Pecco Bagnaia (11° con 1:29.970) e i due piloti del team Pramac Jorge Martin e Franco Morbidelli rispettivamente 15° e 16° con un ritardo dal tempo di Vinales che si aggira intorno ai nove decimi.
Ma, ancora più dei tempi messi a segno nei suoi primi 49 giri in sella alla Desmosedici, è la sua reazione nel momento in cui è rientrato nel box del team Gresini dopo la prima sgambata con la GP23 sul circuito spagnolo ad offrire il quadro più veritiero della situazione.
Quel volto rilassato e sorridente mentre parla con i tecnici della squadra faentina riportando i primi feedback sui pochi giri fatti sulla Ducati infatti raccontano più di qualsiasi parola. Quel sorriso, con cui non lo si vedeva da ormai tre anni, difatti non sembra lasciare spazi a dubbi: ha ritrovato la voglia di guidare e la moto sembra dargli risposte molto positive. Un sorriso che sembra essere anche il migliore spot possibile per il prossimo Mondiale della MotoGP 2024, un sorriso che infatti sembra preannunciare che ci sarà molto da divertirsi.