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La rabbia di Gasly con il team radio, s’infuria per l’ordine di scuderia: “Stai scherzando?”

Il pilota francese contrariato dall’ordine di scuderia arrivato nella fase finale del Gran Premio di Suzuka. Il botta e risposta col muretto: “Che diavolo! Cosa dici? Sono più veloce!”, “Amico, non sto scherzando. Queste sono le istruzioni”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il muretto dell'Alpine impone a Gasly di far passare Ocon, il pilota la prende malissimo.
Il muretto dell'Alpine impone a Gasly di far passare Ocon, il pilota la prende malissimo.

Esteban Ocon nono, Pierre Gasly decimo. È così che le monoposto dell'Alpine si sono piazzate nel Gran Premio del Giappone a Suzuka ma sull'esito della gara sulla conquista di punti nel Sol Levante ci sono la rabbia e il veleno sputato dal pilota francese (Gasly) nel dialogo con il team radio. Fa anche un gestaccio molto evidente, tanto per sottolineare il disappunto nei confronti del muretto.

Il motivo? Gli arriva un ordine di scuderia che non capisce, contesta, ritiene ingiusto perché nessuno lo aveva avvertito di una cosa del genere prima di scendere in pista. Non c'era alcun piano predefinito eppure all'ultimo giro gli è stato chiesto di lasciar passare il connazionale (Ocon).

Perché una decisione tale da provocare la reazione furibonda da parte di Gasly? Questione (anche) di strategia apparsa un po' confusa oltre alla rivalità stessa che c'è tra compagni di scuderia. Ocon si trovava davanti ma aveva gomme ‘più vecchie', usurate. Quando Gasly lo ha raggiunto, ha perso attimi preziosi per sorpassare il pilota "amico" nel tentativo di dare l'assalto ad Alonso (in quel momento in ottava posizione): si aspettava che gli desse strada, invece ha faticato a passarlo. È già in quel frangente che il francese sbotta e impreca. Quel che sarebbe accaduto sarebbe stato anche peggio.

Il pilota francese ha chiuso in decima posizione dopo l'ordine di scuderia,
Il pilota francese ha chiuso in decima posizione dopo l'ordine di scuderia,

Sull'asfalto la gerarchia sembra definita: Gasly è destinato a chiudere 9°, Ocon 10°. Poi arriva a sorpresa l'imposizione che lo costringe a rallentare: vede Ocon negli specchietti e poi scappare davanti. Può nulla, se non adeguarsi a malincuore e con profonda delusione che manifesta nella discussione con il team radio.

"Che diavolo!? Stai scherzando, vero? Cosa dici? Sono più veloce!", è la reazione di Gasly che non accetta quella direttiva e in quel rapido scambio di battute aggiunge: "Dici sul serio? Dici sul serio? Sono partito davanti, sono stato davanti tutta la gara, tu hai lasciato che mi tagliasse indietro e poi…". E poi succede che la frase ascoltata in radio ha un effetto irritante: "Sì, ne abbiamo discusso prima – gli dicono dal muretto -. "Amico, non sto scherzando. Queste sono le istruzioni. Ne parliamo la prossima volta, per favore". Gasly subisce la decisione e si adegua ma mostra il dito medio. è fuori di sé.

A fine gara il francese ha cercato di smorzare la tensione e far rientrare il caso usando accenti differenti. "Abbiamo adottato una buona strategia come squadra, abbiamo fatto il miglior lavoro possibile con entrambe le vetture – ha concluso -. Non capisco la decisione della squadra, ma l'ho rispettata e ho lasciato passare Esteban. Alla fine la squadra ha preso 3 punti ed è a questo che conta".

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