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La penalità a Magnussen a Monza fa scattare la storica sanzione e le polemiche in F1: “È ingiusto”

La controversa penalità comminata a Kevin Magnussen durante il GP di Monza della Formula 1 2024 che costerà al danese anche la squalifica per il prossimo gran premio F1 ha sollevato accese polemiche nel paddock con diversi piloti, compreso Gasly vittima della presunta irregolarità commessa dall’alfiere Haas, che hanno condannato pubblicamente la decisione presa dai Commissari F1.
A cura di Michele Mazzeo
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La gara della Formula 1 a Monza ha regalato tante emozioni contrastanti tra loro. E non solo per i piloti coinvolti nella lotta per il successo che ha visto uscire vincitore Charles Leclerc grazie alla geniale strategia Ferrari pianificata già prima della corsa. E nemmeno solo per i grandi delusi di giornata da Lewis Hamilton ad un frustratissimo Max Verstappen. La gara brianzola ha infatti visto un'accesa bagarre anche per le ultime posizioni della zona punti con l'alfiere della Williams Alexander Albon e quello della Haas Kevin Magnussen assoluti protagonisti.

E, a proposito di emozioni contrastanti, ha fatto molto discutere ciò che è accaduto all'esperto danese della scuderia statunitense che si è beccato una penalità, ritenuta esagerata da tutti (compreso colui che la scorrettezza l'avrebbe subita), che tra l'altro ha fatto scattare una sanzione storica dato che, se il ricorso presentato dalla Haas non venisse accolto, Kevin Magnussen sarà il primo pilota della storia della Formula 1 costretto a saltare un GP per squalifica dovuto al raggiungimento del limite massimo di punti di penalità sulla Super Licenza.

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Durante la gara sul circuito di Monza infatti il 31enne di Roskilde dopo un contatto con l'Alpine di Pierre Gasly in Curva 4 si è visto comminare dai Commissari FIA una sanzione di 10 secondi e 2 penalty point che hanno portato così a quota 12 il totale di punti di penalità rimediati negli ultimi 12 mesi. Quota che da regolamento porta alla squalifica automatica per il weekend di gara successivo (in questo caso dunque salterà il GP dell'Azerbaijan in programma a Baku tra due settimane).

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Una decisione, quella degli Stewards F1 di Monza, che però non ha convinto né il danese né gli altri piloti del paddock suscitando non poche polemiche. Ovviamente il primo a lamentarsene è stato lo stesso Kevin Magnussen che al termine della gara ha visto subito strozzata in gola la gioia per l'aver concluso in zona punti dalla notizia della penalità che lo costringerà a saltare il successivo gran premio:

"Non so cosa stia succedendo con queste penalità. Voglio dire, qual è il punto? Abbiamo avuto un leggero contatto alla curva 4, senza danni per nessuna delle due monoposto. Non ha avuto conseguenze, nessuno ha perso nulla. Entrambi abbiamo sbagliato la curva ma, ehi, stiamo correndo. Onestamente non capisco il senso della decisione presa dai Commissari. Ho visto che Nico (Hulkenberg, ndr) ha quasi preso le barriere a 300 km/h nel contatto con Ricciardo e lui ha preso cinque secondi. E io invece ho preso 10 secondi per questo episodio. A questo punto, non so cosa stia succedendo" ha difatti commentato il danese della Haas al termine della gara.

Ma Kevin Magnussen non è stato l'unico pilota ad esporre pubblicamente le proprie perplessità riguardo la sanzione ricevuta dai Commissari F1 a Monza. Dopo la gara infatti anche l'altro pilota coinvolto nel contatto oggetto della penalità, Pierre Gasly, ha difatti palesato il proprio disaccordo con quanto deciso dagli Steward: "Mi hanno detto che ha ricevuto 10 secondi di penalità. Sono sorpreso perché ci ha provato, ma si trattava di un ruota a ruota e non ho nemmeno perso tempo. Spero che in qualche modo (i Commissari FIA, ndr) possano tornare indietro perché sarebbe decisamente ingiusto. Andrei io stesso dai Commissari… Ora dovrò fare un test antidoping, quindi perderò un'ora. Poi vedrò cosa succederà e vedrò se posso fare qualcosa per aiutarlo perché sarebbe molto ingiusto che pagasse in quel modo per l'incidente che è stato" ha difatti commentato il francese dell'Alpine schierandosi di fatto al fianco di Kevin Magnussen.

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E tra coloro che hanno apertamente difeso il pilota della Haas andando contro la decisione presa dai Commissari F1 nei suoi confronti c'è stato anche il driver più longevo del paddock, vale a dire il 43enne da 396 GP di Formula 1 disputati in carriera Fernando Alonso:

"Sono d'accordo con Magnussen al 100% perché i punti di penalità, come abbiamo discusso molte volte, dovrebbero essere dati solo per la guida pericolosa, cioè per qualcosa che rappresenta un pericolo per lo sport e per gli altri. A parte che credo che un paio di quei punti che ha accumulato sono dovuti ad unsafe release e anche su quello ci sarebbe da discutere. Ma quello di oggi è senza dubbio un drive-through, meritava solo una penalità di cinque secondi e dunque nessun punto sulla Super Licenza" ha difatti chiosato un Fernando Alonso abbastanza sbigottito dalla dura sanzione comminata a Magnussen dai Commissari F1 per il contatto con Gasly in curva 4 a Monza che, salvo ribaltone in appello, gli consegnerà il poco onorevole primato di primo pilota F1 ad essere squalificato per un GP per aver raggiunto il numero di punti di penalità massimo in un anno solare.

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