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“La pelle si ustiona”: Max Biaggi rivela cosa si prova a 470 km/h in sella ad una moto

Dopo aver raggiunto i 470 km/h e battuto 21 record mondiali, il pilota italiano Max Biaggi racconta cosa si prova a correre a quelle velocità in sella ad una moto elettrica.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche per uno abituato a sfrecciare da tutta una vita ad elevate velocità come il quattro volte campione del mondo della 250cc Max Biaggi, avvicinarsi ai 500 km/h in sella ad una moto è un'esperienza incredibile in cui si provano sensazioni mai provate prima. "Fa impressione" come ha raccontato lo stesso 50enne romano dopo aver raggiunto i 455 km/h (470 km/h il picco massimo registrato) sulla moto elettrica Voxan Wattman battendo così ben 21 differenti record mondiali di velocità.

Già perché quello che succede a quelle pazzesche velocità è qualcosa di mai provato prima, qualcosa che solo chi ha il coraggio, la giuste dose di follia e i mezzi necessari può vivere, qualcosa che nemmeno ti aspetti: "Quando mi proposero questa sfida, due anni fa, non pensavo affatto che una moto a propulsione elettrica potesse viaggiare tanto forte – ha infatti detto Max Biaggi in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera –. La mia scala di valori era fatta di motori tradizionali con un tot di cavalli e un suono conseguente. Quindi si tratta di una esperienza inattesa e diversa che richiede una attitudine specifica per filare su tratti rettilinei".

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Un'esperienza che richiede anche una preparazione fisica incredibile dato che sia la vista che il corpo a quelle velocità sono messe a dura prova: "Ci siamo spinti nei pressi dei 500 chilometri orari – ha poi raccontato il Corsaro dopo la straordinaria impresa realizzata in California –. Anche per un pilota abituato a viaggiare oltre i 300 fa impressione, l’occhio umano non percepisce più le immagini nitidamente, la vista si riempie di pixel. Guardi in avanti ma non vedi più come servirebbe. La tuta – ha poi aggiunto il Corsaro –, pur essendo aderente al massimo, comincia a vibrare, brucia, ustiona la pelle".

Un'esperienza estrema dunque, ed è per questo che secondo lo stesso Max Biaggi in futuro sarà difficile spingersi oltre e superare quanto già fatto: "Non credo sia possibile inoltrarsi oltre. Questo è davvero limite estremo" ha infatti detto in conclusione il 50enne romano.

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