La nuova vita di Axel Pons, ex pilota di Moto2: a piedi nudi dalla Spagna alla Cina, è un’esperienza mistica
Sei anni fa Axel Pons era un centauro di talento in Moto2 e sembrava avere una carriera spalancata davanti. Non è mai riuscito a sfondare davvero e ha deciso che la sua strada fosse altrove, libera e sconfinata rispetto a quella dei circuiti. Nel 2018 ha abbandonato il mondo dei motori nel quale suo padre, Sito Pons, era persona di spicco (2 volte campione del mondo nella classe 250) e ha cambiato radicalmente vita.
Prima s'è cimentato come stilista/modello nel campo della moda poi, schiacciato dalla pressione di quella vita in cui ancora una volta non si riconosceva, ha avuto una sorta di crisi mistica. S'è lasciato tutte alle spalle e s'è trasferito su un'isola asiatica dedicando maggior tempo alla spiritualità, spogliandosi di tutto per ricongiungersi con la natura e Dio vivendo in maniera semplice ed essenziale. Da allora cammina a piedi nudi ai bordi della carreggiata, ha viaggiato così fino in Pakistan (impiegando 15 mesi) e la meta prefissata è la Cina. C'è stato un piccolo intoppo: era diretto in India ma lo hanno respinto alla frontiera.
In un video divenuto virale Pons è irriconoscibile rispetto al giovanotto che fino a pochi anni fa montava in sella per sfidare la velocità, le traiettorie dei tornanti. Tutte cose che adesso sono solo nelle curve della sua memoria. Allora aveva i capelli corti, oggi sono lunghi e raccolti in trecce. La barca gli maschera il viso, veste in maniera spartana indossando abiti logori per l'uso e per le intemperie. E soprattutto è a piedi nudi.
È così che ha attraversato una decina di Paesi fino ad arrivare in quello asiatico. A chi gli chiede se ha bisogno di qualcosa risponde in maniera molto serena: "Sono in cammino per cercare i miei fratelli". Alza l'arto e mostra e ne mostra le condizioni, lo fa con un sorriso. Per lui non è una sofferenza.
Pons ha sentito qualcosa dentro di sé e ha deciso di seguire quel che gli diceva il cuore. "Di solito esco senza scarpe, è bellissimo. Che senso ha vivere una vita a un ritmo così veloce? Ho iniziato a essere sempre più lento, finché ho iniziato ad attraversare il mondo lentamente, apprezzando i dettagli della vita. Avevo solo il desiderio di completare l’unione con Allah o Dio, e questo è il nostro modo di pregare e praticare: camminare".
La famiglia ha preso malissimo questa sua scelta, la madre è molto preoccupata per le notizie che le sono arrivate. Suo padre, Sito, ha confessato ai media spagnoli tutta la propria apprensione per quel che potrebbe accadere al figlio in Pakistan: "Ho paura lo possano uccidere perché cristiano".