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La MotoGP si decide a Valencia, Bastianini: “Attaccare Bagnaia per un punto sarebbe stupido”

La grande sorpresa della MotoGP 2022, Enea Bastianini, si racconta a Fanpage.it in un’intervista esclusiva alla vigilia del GP di Valencia dove si deciderà la lotta per il titolo iridato tra Bagnaia e Quartararo nel quale potrebbe anche risultare decisivo.
A cura di Michele Mazzeo
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Il campionato mondiale 2022 ha segnato l'inizio di una nuova era per la MotoGP che ha dovuto fare i conti con l'addio della leggenda Valentino Rossi e nuovi piloti che sono saliti alla ribalta. Tra questi quello che maggiormente ha sorpreso e impressionato è stato senza ombra di dubbio l'italiano Enea Bastianini capace, pur correndo per un team indipendente, la Gresini Racing, al suo primo anno da squadra autonoma, di ottenere 4 vittorie, salire 6 volte sul podio ed essere in lotta per il titolo iridato con il campione in carica Fabio Quartararo e il pilota di punta della Ducati Pecco Bagnaia fino alla penultima gara della stagione. Risultati a cui, soltanto 8 mesi fa, era impossibile da credere e tantomeno da aspettarsi.

Risultati straordinari che hanno sorpreso tutti, compreso lo stesso Bastianini che nell'intervista esclusiva concessa a Fanpage.it alla vigilia del GP di Valencia si è detto molto soddisfatto di questa sua straordinaria annata che gli ha permesso anche di vincere il duello a distanza con il collega Jorge Martin per diventare il compagno di squadra di Bagnaia nel team ufficiale della Ducati nella prossima stagione.

Enea Bastianini ha duellato anche a Sepang con Pecco Bagnaia, rendendo vita dura al pilota Ducati a un passo dal Mondiale.
Enea Bastianini ha duellato anche a Sepang con Pecco Bagnaia, rendendo vita dura al pilota Ducati a un passo dal Mondiale.

Un meritato premio per il 24enne riminese che però ha avuto anche un risvolto negativo nell'ultima parte dell'attuale stagione nella quale, quasi ad ogni gara, ha dovuto fare i conti con le ombre di presunti ordini di squadra da parte della casa di Borgo Panigale al fine di aiutare Bagnaia nella storica rimonta che lo ha portato ad arrivare a Valencia, nell'ultimo decisivo GP del campionato, con un enorme vantaggio sull'unico contendente al titolo ancora in lotta, ossia Fabio Quartararo.

I duelli tra i due piloti italiani e futuri compagni di squadra in Ducati nel corso della seconda parte di stagione sono stati tanti e decisivi (alcuni vinti dal piemontese e altri dal romagnolo) e ogni volta qualunque mossa compiuta in pista da Bastianini veniva legata ad un possibile ordine proveniente dalla Ducati (sia nel caso fosse stato eseguito che qualora invece risultasse disatteso).

Una situazione alimentata anche da rivedibili uscite dei vertici della squadra corse emiliana che ha creato molte polemiche. Polemiche che però, per sua stessa ammissione, non hanno minato in alcun modo Enea Bastianini ogni qualvolta era chiamato a scendere in pista: "In realtà io sempre cercato di fare la mia gara e non ci ho mai pensato più di tanto a questa cosa" ci ha difatti risposto a riguardo.

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Ombre che ovviamente permangono anche in relazione all'ultima gara della stagione dove a Bagnaia, anche in caso di vittoria di Quartararo, basterà arrivare 14° alla bandiera a scacchi per riportare il titolo iridato in Italia dopo 13 anni e in Ducati dopo 15 anni. Bastianini arriva a Valencia infatti matematicamente fuori dalla lotta per il Mondiale con la possibilità di conquistare il terzo posto nella classifica iridata finale con l'alfiere dell'Aprilia Aleix Espargaro che lo precede di appena un punto. E pertanto, ovviamente, era inevitabile che nella nostra intervista con "Bestia" toccassimo anche questo tema.

Nello specifico abbiamo ipotizzato una delle poche situazioni in cui nell'ultima gara di Valencia Bastianini potrebbe compromettere la conquista del titolo da parte di Pecco Bagnaia e gli abbiamo chiesto cosa farebbe se all'ultimo giro Quartararo fosse in testa alla gara, il pilota della Ducati 14° tallonato proprio da lui che però ha un passo superiore. In quel caso se il piemontese perdesse una posizione fino al traguardo a conquistare il Mondiale sarebbe il francese della Yamaha.

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La sua risposta è stata molto interessante perché, pur mostrando rispetto per la Ducati e Pecco ("Per un punto sarebbe un po' una cosa stupida provare ad attaccarlo in quella situazione"), ha poi ribadito che comunque i suoi obiettivi personali vengono prima (…"però dipende in che posizione è Aleix Espargaro"): "Se Aleix è dietro allora a quel punto mi basta il 15° posto" ha difatti chiosato Bastianini rispondendo con il solito sorriso contagioso alla nostra domanda mettendo in chiaro che il suo obiettivo principale per la gara di Valencia è finire davanti allo spagnolo dell'Aprilia e conquistare il terzo posto finale nella classifica iridata.

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Nella lunghissima e interessantissima chiacchierata di fine stagione con Enea non si è parlato però solo di polemiche e di ciò che potrebbe accadere nell'ultima corsa di Valencia, ma si sono affrontati tantissimi altri temi. Si è parlato della prima sorprendente vittoria in Qatar e dell'incredibile mix di emozioni provate nel ricordo del compianto Fausto Gresini, ma anche dei segreti del Team Gresini, squadra rivelazione di questa MotoGP 2022.

Ai nostri microfoni Enea Bastianini ha parlato poi del suo rapporto con Pecco Bagnaia che conosce fin da bambino e di come si aspetta la convivenza con lui in Ducati nella prossima stagione. E infine il riminese campione del mondo della Moto2 nel 2020 ci ha anche svelato i suoi idoli (da Valentino Rossi a Casey Stoner fino ad Andrea Dovizioso) e il suo obiettivo per il prossimo Mondiale che affronterà da pilota del team ufficiale che fin qui ha fatto incetta di titoli iridati costruttori e squadre e che a breve potrebbe mettere anche in bacheca quel titolo piloti che manca dal lontanissimo 2007.

Facciamo un bilancio di questa tua stagione con il team Gresini?

"Sono molto contento di come è andata la stagione fino ad adesso. Manca una gara, ma credo che abbiamo fatto qualcosa di unico. Qualcosa che si aspettavano sicuramente in pochi, io compreso. Perché comunque non era facile riuscire ad ottenere 4 vittorie e fare anche altri due podi. Quindi credo che l'obiettivo è stato raggiunto. Abbiamo avuto anche momenti difficili, come è normale che accada. Essendo solo al mio secondo anno in MotoGP ho anche commesso degli errori però direi che è stata una stagione molto positiva".

Qual è stato il momento più bello di questa stagione?

"Il più bello penso sia stato il Qatar. Per vari motivi: è stata la mia prima vittoria in MotoGP, è stata la prima vittoria di Gresini in MotoGP che mancava da parecchio tempo. Ha avuto il suo significato: purtroppo è stata anche la prima vittoria in MotoGP senza Fausto. Quindi è stato un momento particolare, molto delicato, con vari tipi di emozione".

Il team Gresini è la grande sorpresa di questa MotoGP: qual è il segreto?

"Credo che il segreto principale sia stata la serenità con cui abbiamo lavorato. Anche la fortuna che non deve mai mancare ma anche avere dentro tante persone competenti che sanno lavorare molto bene e mi hanno messo a mio agio per poter ottenere questi risultati".

Hai creduto veramente di poter conquistare il titolo iridato quest'anno?

"Io ci ho creduto da subito, già dalla prima gara e ci ho continuato a credere fino alla Malesia, fino a che matematicamente ero in lotta ci ho creduto. Poi purtroppo sono uscito da questa lotta proprio all'ultima gara ma non ho rimpianti".

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A proposito di titolo iridato: ultimo giro della gara di Valencia, Quartararo è in testa, Bagnaia è 14° e tu sei 15° con un passo superiore: provi a superarlo o eviti?

"Per un punto sarebbe una cosa un po' stupida, ma dipende in che posizione è Aleix (Espargaro, ndr). Se Aleix è dietro mi basta il 15° posto (ride, ndr)".

Quanto ti ha dato fastidio vedere ogni tua mossa in pista collegata a possibili ordini di squadra?

"In realtà io sempre cercato di fare la mia gara e non ci ho pensato più di tanto a questa cosa".

Il prossimo anno la convivenza con Bagnaia potrebbe non essere semplice, perché siete troppo forti per andare d'accordo…

"Io credo che non sarà così perché penso che ognuno farà la propria strada. Magari ci aiuteremo nei momenti difficili in cui tutti e due saremo in difficoltà. Non credo dunque che questa convivenza sarà così difficile".

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Qual è il tuo rapporto con Bagnaia?

"Io Pecco lo conosco da molto tempo, lo conosco dalle Minimoto. Abbiamo fatto i ‘bambini' insieme, siamo cresciuti insieme, fino ai 12/13 anni abbiamo fatto le stesse categorie. Poi dopo ovviamente ci siamo persi un po' di vista, però non è mai successo nulla di grave tra di noi".

Lasci il team Gresini dopo un solo anno: qual è la cosa che più ti mancherà?

"Mi mancheranno tante cose. Come ho sempre detto è stata la mia prima famiglia, quella che mi ha aiutato dai miei primi passi in Moto3, quindi c'è sempre stato un bellissimo rapporto. Quello che purtroppo è successo a Fausto ci ha fatto legare ancora di più e ha creato un legame ancora più forte. Quindi mi mancheranno le persone che ci lavorano, anche se saranno sempre nel paddock. Per il resto il team di Ducati sia un team molto completo dove potrò comunque fare assolutamente dei bei risultati".

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Chi è stato l'idolo di Bastianini?

"Il mio idolo da piccolino è sempre stato Valentino (Rossi, ndr) e crescendo invece, come ho sempre detto, mi piaceva Casey (Stoner, ndr) perché aveva un bellissimo stile di guida. Poi ho apprezzato moltissimo anche il Dovi (Andrea Dovizioso, ndr) nel momento in cui si è confrontato con Marc (Marquez, ndr). Diciamo che ho avuto diversi idoli: uno unico no, dipende dall'epoca di cui parliamo".

E per quanto riguarda lo stile di guida c'è in pista qualche pilota da cui cerchi di carpire qualcosa?

"Adesso ci si confronta molto con i compagni di squadra e, avendo la fortuna di vedere tutti i dati dei piloti Ducati, mi ispiro a tutti loro perché comunque c'è da imparare sempre qualcosa tutti. Mi piace mettermi in discussione ogni volta, per capire cosa posso fare di diverso".

Qual è il prossimo obiettivo che ti sei prefissato?

"Sicuramente è alla nostra portata riuscire a chiudere nei primi tre posti questo campionato. Invece per quanto riguarda il prossimo anno l'obiettivo è quello di fare il massimo. Partire con il piede giusto e cercare di lottare per qualcosa di importante".

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